Il sito archeologico di Pompei partecipa, per il terzo anno, alla campagna “M’illumino di Meno”

L’iniziativa invita le Istituzioni e i principali monumenti italiani e europei, nonché i privati cittadini a spegnere per 10 minuti, dalle 19 alle 20,00 del 6 marzo 2020 facciate dei monumenti

Il sito archeologico di Pompei partecipa, per il terzo anno, alla campagna “M’illumino di Meno” di sensibilizzazione e sostegno al risparmio energetico contro lo spreco di risorse, lanciata e promossa nel 2005 da Caterpillar – RaiRadio2.

L’iniziativa invita le Istituzioni e i principali monumenti italiani e europei, nonché i privati cittadini a spegnere per 10 minuti, dalle 19 alle 20,00 del 6 marzo 2020 facciate dei monumenti, tratti di aree archeologiche, così come le illuminazioni private, per un contributo effettivo e simbolico al risparmio energetico, senza ovviamente compromettere le funzioni di servizio e la sicurezza dei luoghi.

L’edizione 2020 di M’illumino di Meno è dedicata ad aumentare il verde attorno a noi e a piantare alberi, piante, fiori per invertire il cambiamento climatico e frenare il riscaldamento globale.

Inoltre, quest’anno precedendo i festeggiamenti dell’8 marzo per la Festa della Donna, la giornata esprime sostegno a due figure femminili che in questo momento rappresentano a livello globale l’impegno per la salvaguardia del pianeta: Greta Thunberg e Jane Fonda.

In linea con questa tendenza Pompei, già da alcuni anni, ha adottato una politica Green, sia sotto il profilo della integrazione e risistemazione del verde delle domus, con la ricostruzione dei giardini pompeiani, secondo criteri storico scientifici, nella scelta delle specie messe a dimora, sia attraverso l’attivazione del nuovo impianto di illuminazione perimetrale e interno ad alcuni edifici, completamente a Led e dunque a grande risparmio energetico.



Tale impianto, costituito da 361 corpi illuminanti, ha consentito una riduzione importante (oltre il 65%) in termini di consumi elettrici, nonché dei costi di manutenzione (maggiore durata delle lampade) e un efficace ed efficiente funzionamento notturno delle telecamere.

In varie parti del Parco, inoltre, si stanno installando tegole fotovoltaiche, ad imitazione delle originali, in grado di produrre energia elettrica a seguito di esposizione a radiazione solare.

Le tegole alimentano i nuovi sistemi di illuminazione avanzati a LED, che grazie alla ridotta emissione spettrale delle componenti del blu, non incidono sul deperimento degli apparati decorativi e limitano i possibili rischi degenerativi della retina. Inoltre, attraverso la luce che emettono e sfruttando la innovativa tecnologia wireless (Li-Fi o Light Fidelity), che utilizza le onde luminose emesse da una lampadina a LED anziché le onde radio, sono in grado di trasmettere dati e informazioni.



Il sistema rappresenta un avanzato metodo di fruizione, sicurezza e valorizzazione del patrimonio culturale, caratterizzato da una grande attenzione agli aspetti energetici e ambientali. Insieme ad altri progetti in fase di studio e realizzazione, condotti secondo un approccio multidisciplinare, costituisce una delle infrastrutture cardine, che fa di Pompei il primo Smart Archaeological Park (Smart@POMPEI) nel mondo.

Pompei il 6 marzo parteciperà all’iniziativa spegnendo alternativamente e random, per pochi secondi, i 14 circuiti che compongono l’intero sistema, garantendo naturalmente i livelli minimi di sicurezza. La trasmissione di Radio Rai2 seguirà in diretta dalle 18.00 alle 20.00 le varie iniziative di spegnimento in giro per l’Italia.



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