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Coronavirus in Campania, salgono a 147 i casi positivi: in arrivo nuovi posti letto

coronavirus in campania 1L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania comunica che nel pomeriggio di ieri sono stati esaminati 80 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno di Napoli. Dieci di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Totale positivi in Campania: 147, di cui 2 guariti

“Abbiamo programmato un incremento di posti in terapia intensiva, immaginando di avere fino a tremila pazienti contagiati, quindi ci stiamo preparando su una linea di assoluta tranquillità”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Radio Kiss Kiss. In merito a coloro che hanno lasciato il Nord per il Sud, nei giorni scorsi, De Luca ha riferito di dare per scontato “che il 30-40% di coloro sfuggirà al dovere elementare di civiltà dell’auto isolamento”. “Non credo – ha detto De Luca – che abbiamo numeri enormi sul rientro ma quando avremo numeri certi li diremo”.



Il presidente della Regione Campania ha lanciato un appello ai cittadini campani “non agitatevi a correre nei supermercati: il settore agricolo non si può fermare, i prodotti saranno sempre consegnati e non ci saranno crisi di approvvigionamento”.

“Con l’arrivo di centinaia di persone – ha detto De Luca – non tutte controllate dal nord Italia, andremo in difficoltà, il lavoro di prevenzione capillare diventa difficile. Se hai 100 persone contagiate puoi contattare 1000 persone che hanno avuto contatti con loro ma se aumentano il lavoro diventa difficile e quindi per marzo ci aspettiamo un picco di contagi in Campania”.

Dal Governatore anche un annuncio: “Stiamo preparando i nuovi posti letto di terapia intensiva, nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi”. “Stiamo procedendo – ha aggiunto – anche con questa nuova fase in maniera costante, determinata ed efficace sulla prevenzione. Ho inviato anche una disposizione alle Asl per verificare i centri anti-diabete, perché non si possono chiudere. Le prestazioni rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà più scaglionata. I centri di riabilitazione restano aperti”.



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