Terminata da una settimana “L’Amica Geniale 2”, ma il pubblico di quasi 7 milioni di spettatori non si arrende. Attende già la terza edizione. Una serie tv per la produzione di HBO che ha conquistato la Rai e gli italiani, grazie ai temi trattati. Una narrazione con profonda sensibilità antropologica e pedagogica, la quale attraversa le varie fasi del Bel paese. Fondamentale è il punto di vista degli interpreti dei genitori dei vari protagonisti, in quanto hanno messo in scena il perno di un modus vivendi. Conosciamo meglio Sarah Falanga, Maria Carracci nella serie.
La signora Carracci cosa ne pensa della sua nuora ribelle Lila?
“Maria Carracci è una donna apparentemente temuta all’interno del Rione, in quanto la moglie di Don Achille. Anche i suoi figli devono rispettare il cliché di predominanza sugli altri. Quando suo marito muore, suo figlio Stefano che più ne conserva le caratteristiche, infine s’inchina all’amore per sua moglie Lila anche contro la sua volontà. Maria ritiene la sua famiglia più facoltosa rispetto quella di Lila, ma allo stesso tempo è proprio grazie alla ragazza che i Carracci si riaffacciano alla vita sociale. Maria non vede di buon occhio sua nuora, poiché possiede nonostante ciò una fortezza d’animo superiore di qualsiasi altro. C’è un rapporto d’incontro/scontro tra loro, il quale gradualmente si allinea. Maria inizia a stimarla, s’instaura una complicità nascosta”.
L’Amica Geniale quali spunti di riflessioni ha lasciato a Sarah Falanga in merito al concetto di famiglia e di donna?
“Io sono stata educata in una famiglia al femminile che negli anni ’50 ha vissuto il pieno della sua giovinezza, sono cresciuta seguendo la figura di mia madre e di mia zia. Mia madre, negli anni ’60, era colei che trasgrediva lo schema educativo precedente che mia zia Maria rispettava. Mia madre era vista come colei che faceva preoccupare la famiglia. Io ho sperimentato cosa significasse dover obbedire per forza al volere di mio padre, è stato molto duro, so cosa vuol dire prendere le botte. Dopo la scomparsa di mio padre, invece, sono stata cresciuta da mio zio, un uomo severo, ma giusto e buono d’animo. La coraggiosa unione di Lila ed Elena permette loro di spezzare le catene di un sistema educativo. Lila è l’ideale di donna moderna che noi dovremmo osservare, ovviamente non in modo così concitato”.
Sarah Falanga è un’attrice di successo. Come sfrutta la sua popolarità? Quali sono le lotte che ha a cuore?
“Lavoro da sempre nel volontariato per migliorare le condizioni di vita degli animali. Vorrei sensibilizzare le persone a non maltrattare questi angeli viventi, specialmente quelli randagi o che sono mercificati. Devono essere protetti. Sono talmente pregiati e puri che, nella loro breve vita, ci insegnano tanto. Onoriamoli attraverso piccoli gesti. Non devono essere uno strumento di affermazione della forza umana. Mi addolora sapere che venga ancora praticata una schifezza come le lotte clandestine tra i cani. Così come mi rattrista sapere che tutte le persone che praticano volontariato, vengano ostacolate dallo snobismo e dal ripudio di certe persone. Gli esseri umani non possono definirsi civili se non rispettano tutte le forme di vita.
Vorrei invitare, inoltre, tutti i miei colleghi, le persone di potere e i personaggi televisivi a collaborare affinché vi sia una realtà politica cosciente. Tutti devono essere elementarizzati, la cultura è un’arma. Ognuno deve essere indipendente nella propria riflessione. Non si deve mai smettere di essere curiosi e di informarci, per cercare la verità. Bisogna essere generosi e distribuire il proprio sapere. I social devono essere usati anche per motivi culturali e curiosità storica. Solo così si possono far crescere le classi più disagiate. Io lavoro per i bambini e le donne a rischio e per i disabili. Quest’ultimi mi insegnano tantissimo sulla vita, io provo gioia nel vivere con loro. Bisogna pensare, studiare, problematizzare, ragionare per essere felici e dire “basta” ai giochi di potere!”.
Emanuela Francini