Stop al pagamento delle rette mensili per la compartecipazione alle spese di fruizione dell’asilo nido comunale. È questa l’ultima misura in ordine di tempo adottata dall’amministrazione comunale di Pollena Trocchia nell’ambito delle iniziative di sostegno alla cittadinanza per la gestione dell’emergenza legata alla diffusione del nuovo coronavirus.
«L’amministrazione comunale di Pollena Trocchia, nell’ambito dei servizi socio-educativi, desidera informare le famiglie dei minori iscritti all’asilo nido comunale “La Fabbrica del Futuro” che fino alla fine dell’emergenza da covid-19 è sospeso il pagamento delle rette di compartecipazione alla spesa per il funzionamento del servizio. Si tratta di una misura concreta a sostegno delle tante famiglie che usufruiscono del nostro asilo nido, che, fin dall’inizio dell’emergenza, abbiamo provveduto a chiudere e sanificare» ha annunciato l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Pasquale Fiorillo.
«Proprio ieri abbiamo attivato il servizio di spesa e commissioni a domicilio per anziani non autosufficienti e disabili gravi privi di assistenza familiare. Oggi annunciamo questa ulteriore misura a sostegno delle famiglie con minori, che potranno avere tutte le informazioni necessarie dalla coordinatrice del servizio. Nel frattempo continua l’attività di sensibilizzazione della popolazione a restare a casa e ad evitare assembramenti, grazie ad avvisi a mezzo megafono su tutto il territorio cittadino». Ha così annunziata il sindaco di Pollena Trocchia, Carlo Esposito, che ha aggiunto: «Domani e sabato, col supporto della Protezione Civile “FireFox” e della locale Croce Rossa, si procederà invece alla disinfezione di tutte le strade e piazze del territorio comunale, pur consapevoli che ciò non rappresenta la panacea al contrasto al propagarsi del virus, per il quale l’unico rimedio valido rimane quello di restare in casa e di limitare al massimo i contatti con le persone».
In conclusione il primo cittadino ha aggiunto che sul fronte della lotta al contenimento del nuovo coronavirus ha anche disposto l’interdizione dell’accesso al pubblico agli uffici comunali salvo casi di comprovata urgenza, come per il rilascio di carte di identità e certificazioni non procrastinabili, protocollazione di atti e dichiarazioni di nascita e morte.