Il Decreto appena approvato contiene dei provvedimenti specifici per le scuole, che non vengono chiuse come ci si aspettava dopo le richieste sindacali, ma comunque prevede di limitare al massimo l’apertura, mentre la presenza del personale Ata (Ausiliario, tecnico, amministrativo) sarà previata solo nei casi di stretta necessità.
Stando al comunicato del Ministero, il “Cura Italia”, così è stato chiamato dallo stesso Conte il decreto approvato sono “previste ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività indifferibili”.
Sempre nel nuovo decreto si legge che “fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA, sarà prevista solo nei casi di stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi”.
Sarà il Dirigente scolastico, quindi, ad individuare quali siano le attività “indifferibili” e quindi decidere di tenere aperta la scuola con la presenza di personale di segreteria e collaboratori scolastici. Per il resto bisognerà privilegiate il “lavoro agile”, o come si preferisce dite nella nostra anglofona Italia, lo “smart working”.
Tali disposizioni saranno valide fino alla ripresa delle lezioni che per adesso è prevista per il 3 aprile, anche se alla luce di quanto sta accadendo è facilmente prevedibile una ulteriore proroga della sospensione delle attività didattiche.