Sospesa a seguito dell’emergenza Covid 19, riapre ai visitatori la mostra dal titolo “Paestum – una città del Mediterraneo antico”, allestita presso il Museo Sichuan a Chengdu ed inaugurata a novembre scorso, grazie alla cooperazione ed al contributo del Parco Archeologico di Paestum.
La mostra che ospita 134 reperti provenienti dai depositi di Paestum, tra cui 24 lastre tombali dipinte che rappresentano testimonianze archeologiche uniche della storia del Mediterraneo, aveva avuto un grandissimo riscontro prima che si verificasse l’emergenza sanitaria.
La bellissima notizia è stata comunicata dallo stesso direttore del Sichuan Museum, Wei Quan, al direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel. Un segnale importante per una nazione che, dopo mesi infernali, durante i quali ha attraversato momenti terribili, sembra avviarsi verso una rinascita.
“Al momento, sia l’Italia che la Cina stanno affrontando la sfida all’epidemia. Di fronte al nemico comune dell’umanità, l’amore e i sogni hanno superato i confini nazionali – ha scritto Wei Quan – Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino anche se siamo distanti”.
E nelle parole del direttore cinese si mescolano il dolore di un paese dilaniato da un male invisibile, la voglia di un intero popolo che cerca di ritrovare faticosamente una normalità e un forte sentimento di solidarietà e amicizia verso l’Italia che si è ritrovata improvvisamente nello stesso incubo. Un augurio quello del direttore cinese affinché presto anche il nostro paese possa riaprire i suoi musei, i siti archeologici ed avviarsi verso la risoluzione di questa drammatica situazione.