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Napoli, attività sospesa. In arrivo la decurtazione degli stipendi?

Il Napoli sospende l’attività sportiva a data da destinarsi. Annullato quindi il ritrovo a Castel Volturno in programma per domani 25 marzo. Ora resta l’incognita su quando si riprenderà, poiché in piena emergenza non c’è ancora una data per il ritorno della Serie A.

Napoli e Lazio le sole a voler riprendere subito

Gli azzurri, insieme alla Lazio, erano gli unici ad avere l’intenzione di riprendere immediatamente gli allenamenti. Tutte le altre squadre del massimo campionato italiano hanno fissato la ripresa al 4 aprile, con delle limitazioni (allenamento in vari gruppetti per evitare al massimo i contatti e i possibili contagi). Ma è alta la probabilità che tutto sia ulteriormente soggetto a slittamento ad aprile inoltrato. Appariva quindi azzardato e poco sensato il ritorno alla relativa normalità per i calciatori partenopei.

Arriva il dietrofront azzurro

Fortunatamente c’è stato il dietrofront. L’annuncio è arrivato sul profilo Twitter ufficiale della società. Il tweet recita: “La SSC Napoli comunica che l’attività sportiva è sospesa fino a data da destinarsi. La data di ripresa delle sedute di allenamento verrà stabilità in relazione all’evoluzione dell’emergenza sanitaria in materia di diffusione del Covid 19.”

Improbabile che la Serie A riprenda a inizio maggio

La domanda che rimane è quando si potrà ricominciare con il calcio. Se, come detto prima, i calciatori ritorneranno a svolgere attività sportiva non prima di metà/fine aprile, sembra altamente improbabile un ritorno in campo ad inizio maggio, sempre nella speranza di un miglioramento molto significativo della situazione in Italia in merito al virus.

Parla il legale azzurro, incognita per i contratti in scadenza

A fare il punto della situazione ci ha pensato il legale del Napoli Mattia Grassani, dicendo che gli azzurri danno disponibilità di giocare anche in estate pur di portare a termine la stagione 2019/2020. L’incognita sarebbe però sui contratti in scadenza il 30 giugno: Grassani dice che teoricamente questi giocatori potrebbero rifiutarsi di scendere in campo. Servirebbe quindi una decisione normativa dalla Lega o della UEFA per sciogliere questo nodo.

In arrivo la decurtazione degli stipendi per i calciatori?

Grassani parla anche dei problemi economici che la società sta affrontando per via di questa sospensione. L’avvocato dice che nel periodo attuale i club non hanno potuto usufruire delle prestazioni dei propri tesserati, con partite rinviate e allenamenti non effettuati. Il suo auspicio sarebbe quindi la decurtazione degli stipendi per i membri della rosa: anche quando ci sarà un ritorno alla preparazione atletica, i calciatori saranno fuori forma e questo sarebbe un ulteriore danno per la società, conclude Grassani.

Salvatore Emmanuele Palumbo

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