Nell’ultimo discorso in diretta il presidente De Luca aveva parlato di lanciafiamme, nella serata di ieri, in un accorato discorso, uno dei suoi insomma, il Governatore si è soffermato sui “porta seccia”, i “menagrami” per i milanesi, ma anche iettatori, gufi, corvacci, uccelli del malaugurio, per capirci.
«Per due o tre settimane non abbiamo avuto reazioni, negli ultimi due tre giorni è emerso qualche elemento di sciacallaggio. Mi meraviglio che ci siano persone che trovano tempo di fare speculazioni politiche con questi chiari di luna. Noi in Campania dobbiamo combattere contro due nemici: il primo è il virus, il secondo sono i porta seccia». Lo ha detto il presidente in una diretta Facebook, riferendosi chiaramente a quanti avevano annunciato l’imminente tracollo della Sanità campana.
«Hanno detto che la Campania era al collasso, ma non c’è stato nessun collasso. L’unico collasso è nel vostro cervello – ha proseguito – c’è un buco nero tra le vostre orecchie con una tale forza di gravità che non rende possibile l’uscita del pensiero. Non sta arrivando niente, abbiamo sollevato con forza il problema delle forniture. Se ci arrivano le forniture il problema è governabile».
Quando tutto sarà passata questa surreale, piccola parte della nostra vita, potrebbero essere oggetto di un libro tutti i discorsi del Governatore della Campania, oltre a fornire per gli anni a venire materiale inesauribile per comici e cabarettisti. L’importante sarà ritornare a sorridere senza pensieri.
Poi De Luca è passato ad un’analisi pragmatica della situazione: «In italia abbiamo due emergenze: la prima è la Lombardia, la seconda evitare che esploda l’epidemia nel Sud, altrimenti non avremo neanche la possibilità di aiutare la Lombardia e il Nord, altrimenti sarà una tragedia per l’Italia. Dobbiamo avere la lucidità di dare l’aiuto prioritario alle realtà dove la crisi è esplosa – ha sottolineato De Luca – ma dobbiamo far sì che non esploda nel resto del Mezzogiorno».
E tornando alla nostra regione ha concluso: «Dobbiamo prepararci al picco nella prima settimana di aprile. A questo stiamo lavorando: essere pronti quando avremo più di 3mila contagi e ce la possiamo fare, a condizione che ogni livello faccia la sua parte. Per quello che riguarda la Campania, garantisco ai nostri concittadini che ce la facciamo tranquillamente, al netto delle forniture che devono arrivare dalla Protezione civile e da Consip».