Le misure di contenimento del nuovo coronavirus Covid-19 ci costringono a rimanere il più possibile in casa. Palestre e piscine sono chiuse, per cui siamo costretti a trascorrere le giornate per la maggior parte seduti a tavola o sul divano, magari alla scrivania, fino a sdraiarci, oramai  stanchi di stare seduti, a letto.



Insomma una vita certamente troppo sedentaria e pigra

Il pericolo in agguato è “ingrassare” e come ci ricorda il Ministero della Salute dobbiamo programmare attività fisica fra le nostra mura domestiche. Molti di noi, spinti dall’ansia della diffusione del coronavirus e dalla paura di trovare i supermercati vuoti, fanno acquisti compulsivi, ritrovandosi così il frigo sempre e troppo pieno. I pasti della giornata sono più frequenti e abbondanti e spesso si mangia come se fosse tutti i giorni domenica. Molti si mettono a cucinare per non pensare a quanto accade, per trascorre il tempo e per scacciare la preoccupazione. Ed ecco allora che si coglie l’occasione per provare quella ricetta che da tanto volevamo preparare.

Oppure si cucinano torte golose per i bambini. Ma più si cucina, più si mangia. Adesso però è più importante che mai riflettere su ciò che mangiamo, se non vogliamo rischiare di diventare come quelle persone che vengono ritratte nelle foto e vignette che girano sui social network e gruppi whatsapp, dove si può vedere la differenza di peso prima e dopo la quarantena, con un girovita visibilmente allargato.




Rispettare i principi della cronobiologia

In regime di normalità, quando i genitori lavorano fuori casa e i figli sono a scuola, a pranzo si mangia frettolosamente e ci si concede una cena invece più abbondante. In molte famiglie i pasti si sono invertiti: la colazione a pranzo, visto che si ci sveglia tardi, il pranzo a merenda, la cena a notte tarda.  Dovremmo rispettare i principi della cronobiologia che stabilisce che si assuma la maggior parte delle calorie nella prima parte della giornata perché il metabolismo le gestisce molto meglio rispetto a quelle introdotte dal pomeriggio, e la sera una cena leggera o come alcuni dietologi suggeriscono addirittura di cancellare la cena, una dieta che ha fatto perdere i chili di troppo a Fiorello, che saltava la cena come da lui stesso dichiarato.

Prima cosa fondamentale è quella di rispettare i ritmi e i tempi della giornata: una colazione da re, a pranzo un piatto unico e frutta, ed una cena leggera, riducendo prima di tutto il consumo di bevande zuccherate e di condimenti grassi.




Colazione, pranzo e cena

La colazione deve essere bella ricca. Possiamo bere una tazza di latte con pane e marmellata o una fetta di ciambellone, con un frutto o una spremuta fresca.  Evitare gli spuntini di metà mattina e pomeriggio visto che ci si muove di meno.

A pranzo si può preparare una zuppa di legumi con crostoni di pane, un minestrone di verdura oppure pasta e fagioli o ceci. Dopo, niente secondo ma direttamente la frutta.

A cena bisogna introdurre meno calorie. Possiamo mangiare una porzione di formaggio, carne o pesce con verdura, poco pane, e la frutta.

Certo non dall’oggi al domani: serve almeno un mese di regime alimentare sano per vedere i primi risultati anche sul peso oltre che sul benessere generale.


Alimenti ricchi di sostanze che stimolano l’attività del sistema immunitario

È più che mai importante consumare frutta e verdura fresche: l’effetto saziante della fibra permette di mantenere sotto controllo il peso corporeo, inoltre questi alimenti sono ricchi di sostanze che stimolano l’attività del sistema immunitario e favoriscono la messa in atto di difese efficienti contro gli agenti patogeni.

Sappiamo che un’alimentazione in cui prevalgano i prodotti di origine vegetale è utile per prevenire le patologie più gravi e più diffuse. In questo momento, per potenziare il sistema immunitario, piuttosto che rivolgerci a cibi esotici, possiamo trovare validi alleati in alcuni ingredienti della nostra tradizione, insieme alla frutta e verdura di stagione.  La vitamina C in questa stagione si trova negli agrumi, nei kiwi e nei cavoli, mentre la vitamina E soprattutto nella frutta secca, nei semi e negli oli da essi derivati. Queste vitamine svolgono un’azione antiossidante, contrastano la formazioni di radicali liberi e stimolano la risposta immunitaria.

Quello che fa la differenza è una dieta che abbia come protagonisti gli alimenti vegetali e pochissimi prodotti animali con prevalenza di latticini e pesce. In questo modo si mette il microbiota intestinale in condizioni idonee per aumentare le difese immunitarie. Naturalmente mangiare verdure non è come indossare una mascherina, ma ci consente di avere le difese immunitarie al massimo.



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