Federcontribuenti lancia l’idea dei LIRA BOND, ricorda la prescrizione delle ultime lire a favore dell’Erario, sotto il Governo Monti e della causa vinta contro lo Stato Italiano per la conversione.
Federcontribuenti e la doppia moneta
Trump con la sua banca ci schernisce con un ”Giuseppe was very very happy”, la Germania con la sua doppia moneta (lo sappiamo che il marco circola ancora) dice no al coronabond e noi?
“Noi potremmo fare come Trump e chiedere, resuscitando la Lira, di stampare tutto quanto ci occorre mettendo alla berlina la Rottenmeier d’Europa”.
Il 6 dicembre 2011 il Governo Monti, con l’art.26 del decreto legge n.121, in deroga alla legge del 2002, stabilì che “le lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata” e che “il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al fondo per l’ammortamento dei titoli di stato”.
Il valore della manovra fu di 1,5 miliardi di euro, frutto della conversione, e l’Italia divenne l’unico Paese ad eliminare del tutto la doppia moneta.
”Vincemmo quella causa contro lo Stato e la Banca d’Italia dovette convertire quelle lire rimaste nelle mani di alcuni italiani, (pur con causa vinta non tutti son riusciti ad ottenere il controvalore).
Con le Lire potevamo e potremmo evitare ogni crisi economica dovuta a queste restrizioni mantenendo in piedi e autonomamente la nostra economia. Chi ce lo proibisce?”.
L’autodeterminazione di uno Stato libero e democratico, sovrano come da nostra Costituzione è un atto dovuto e imperativo, basta solo volerlo.
Federcontribuenti pensa ai Lirabond
”I soldi non ci bastano per evitare il collasso economico, la ripresa sarà lenta e i debiti accumulati, quelli passati e presenti a carico di tutte le PMI e delle famiglie, sono un rischio reale che dobbiamo scongiurare.
Stampando tante Lire quante occorrono a ripianare i debiti possiamo tornare a schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro e mettere fine ad ogni nostro problema.
Possiamo immettere le LIRE nel nostro circuito interno, escludendo ogni canale estero dove resterebbe l’Euro, una criptovaluta interna.
La Lira avrà il valore di 1,936 euro e sarà convertibile in ogni banca italiana”.
Se lo fanno negli altri Paesi possiamo farlo anche noi!