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Pomigliano d’Arco: emergenza alimentare e crisi sociale

Con un avviso pubblico del 30 marzo il Comune di Pomigliano D’Arco da il via ad un’operazione solidale a sostegno delle famiglie che si trovano in forti difficoltà economiche a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus.


L’assessorato alle politiche sociali dice si alla task force della solidarietà cosi a partire dal primo di aprile verranno erogati voucher che consentiranno alle famiglie più bisognose della comunità di poter acquistare beni di prima necessità presso tutti gli esercenti del territorio che aderiranno all’iniziativa. Vi potranno accedere tutti i nuclei familiari che presentano le caratteristiche di fabbisogno elencate nell’annuncio in più la richiesta dei buoni spesa sarà effettuata in maniera molto semplice, basterà contattare gli operatori preposti ai numeri 0815217196 – 0815217141 – 0815217230 – 0818844520 – 081033153. Con il loro ausilio compilare un modello che potrà essere scaricato dal sito web del comune e inviato via mail o via PEC all’indirizzo: servizi.sociali@comune.pomiglianodarco.na.it.

Comune, Protezione Civile e la chiesa del SS. Rosario, non nuova ad iniziative del genere, si sono uniti in una maratona per la solidarietà a sostegno dei meno abbienti.

Grazie all’impegno del Sacerdote Don Aniello Tortora, è stata organizzata  una raccolta alimentare per le famiglie che in un periodo cosi difficile d’isolamento sociale e di lockdown dell’economia e del comparto lavorativo, soprattutto quello fondato sul lavoro precario e su quello a nero, si sono ritrovati senza stipendio e senza sussidi assistenziali generando una nuova classe di poveri. Oltre all’emergenza sanitaria devastante preoccupa la crisi sociale in atto, dichiara Don Aniello.




Il Sacerdote stimato nella comunità pomiglianese e da sempre impegnato nel sociale è diventato portavoce  e punto di riferimento di questi sfortunati nelle sue omelie social, insieme alla Protezione Civile ha organizzato la raccolta e la consegna di generi alimentari. Il suo appello ha fatto breccia nella generosità dei pomiglianesi, come ci tiene a sottolineare padre Tortora, è stata raccolta una grossa quantità di beni di prima necessità che sono stati consegnati nelle case dei bisognosi, grazie all’aiuto dei volontari della protezione civile e grazie anche al senso di comunità e d’altruismo di alcuni giovani parrocchiani che si sono offerti per le consegne, allietando e alleviando con la loro presenza il senso di solitudine e abbandono che forse è male ancor più grande del virus stesso.

Cinzia Porcaro

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