C’è chi lo fa a bordo di un furgone chi attraverso le finestre. Il mondo del volontariato trova il modo per superare gli ostacoli
A Ercolano i volontari della Croce Rossa, distribuiscono ogni giorno beni di prima necessità a chi, a causa del Coronavirus, ha perso il lavoro ed oggi ha difficoltà a mettere un pasto sulla tavola. Sono i nuovi poveri. I bisognosi legati all’emergenza Covid-19. L’altra faccia della medaglia. I non contagiati ma feriti nella dignità da un virus che non dà scampo.
A bordo del loro furgone consegnano porta a porta la spesa solidale, donata dai cittadini più “fortunati”, dalla Polizia Municipale e dagli stessi operatori della Croce Rossa. I volontari non portano solo generi alimentari per il sostentamento fisico, ma regalano la speranza che cura e sostiene l’anima.
Sul furgone che percorre silenzioso le vie della cittadina vesuviana i disegni dei bambini che promettono: Andrà tutto bene.
Ci sono poi i volontari dell’associazione “Love For” di Sant’Anastasia, che pur di aiutare i cittadini in difficoltà, distribuiscono generi alimentari calandoli dalla finestra della sede chiusa per ovvi motivi di contenimento del contagio. Grazie alla generosità e alla sensibilità di tanti, Mimmo e sua moglie, responsabili dell’organizzazione no profit, possono ancora aiutare le tante famiglie indigenti della cittadina.
A Salerno invece un noto ristorante della zona, la Sala Varese, si trasforma in centro smistamento. Nella sala che accoglieva, fino a poco tempo fa, ospiti desiderosi di gustare le prelibatezze del posto, prima che il Covid-19 spazzasse via i sogni e le giornate spensierate di tutti gli italiani, ora trovano posto buste e scatoloni che vengono riempiti, di giorno in giorno, per essere poi consegnati alle famiglie salernitane in difficoltà. Ottavio Gabriel Sorrentino e Alberto Gallizioli, come tanti altri imprenditori che in tutta la regione si stanno attivando, hanno messo a disposizione il proprio locale che è diventato il cuore pulsante della distribuzione solidale a Salerno e dintorni.
Il Coronavirus si combatte con l’isolamento, ma si vince con la vicinanza della solidarietà.