“Oggi ho dato indicazioni alla mia amministrazione per bloccare i finanziamenti destinati all’Organizzazione Mondiale della Sanità”, sono le parole del Presidente degli Stati Uniti d’America in merito alla diatriba che si sta portando avanti nei confronti del WHO (OMS).
Lo aveva detto e lo ha fatto, lo abbiamo riportato in un nostro precedente articolo dove raccontavamo anche i botta e risposta a distanza tra il Presidente degli Stati Uniti d’America ed il capo del WHO (OMS) direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Trump si diceva deluso e trattato ingiustamente, anche perché ricordava una dichiarazione dell’OMS del 14 gennaio, dove si supponeva “che non vi fosse alcuna trasmissione” del nuovo coronavirus “da uomo a uomo“.
Inoltre sosteneva che “gli Stati Uniti contribuiscono al lavoro dell’OMS con 452 milioni di dollari, mentre la Cina con 42 milioni di dollari”, poi che altri paesi avevano “dato molto meno degli Stati uniti”.
Di contro il leader dell’OMS aveva chiesto di non politicizzare il nuovo coronavirus, aggiungendo: “Se non volete ancora più sacche per i cadaveri, non vi dividete”.
Va ricordato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità possiede già un tesoro da 1,5 miliardi e che nonostante ciò sta raccogliendo 675 milioni di dollari per quest’ultima emergenza, ma non basta perché a questi fondi se ne aggiungono altri 888,8 già presenti nel bilancio 2020/2021.
Trump nell’ultima conferenza stampa annuncia dunque di sospendere i finanziamenti destinati all’Ente internazionale.
“Se l’OMS avesse fatto il suo lavoro, facendo arrivare subito i propri esperti in Cina per valutare la situazione in modo oggettivo, e denunciando la mancanza di trasparenza da parte della Cina, sarebbe stato possibile contenere l’epidemia nel suo primo focolaio, con un numero di decessi molto, molto inferiore rispetto a quello attuale”, ha affermato Trump.
Il 45° Presidente USA inoltre ha detto che questo “avrebbe permesso di salvare migliaia di vite e di evitare danni economici a livello mondiale”, inoltre che verrà attuata “una revisione per analizzare il ruolo dell’OMS nella gestione negativa della crisi e nel tentativo di coprire la diffusione del coronavirus”.
Andrea Ippolito