Ci lascia lo scrittore cileno Luis Sepùlveda, morto positivo al Covid-19

“È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”

“È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”, è una della frasi che ricordiamo con piacere della Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar, perché rappresentativa di un pensiero e di un modo di agire che troppo spesso dimentichiamo.

Ricordiamo Luis Sepùlveda anche per il film di animazione italiano, diretto da Enzo D’Alò e realizzato nel 1998 da Cecchi Gori Group: “La gabbianella e il gatto“, che quasi tutti i bambini hanno visto.



In quel cartone animato, basato proprio sul romanzo pubblicato nel 1996 “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, lo scrittore cileno fu anche doppiatore, nella parte di sé stesso.

gabbianella Enzo D'Alo
Immagini de La Gabbianella ed il Gatto di Enzo D’Alò

Nato nel 1949 a Ovalle, in Cile, lasciò il suo paese di origine dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet.

Sepùlveda è stato uno scrittore, sceneggiatore e regista del cinema cileno, era residente a Gijón nelle Asturie dal 1997 e aveva contratto il virus dopo il ritorno dal festival letterario portoghese Correntes d’Éscritas.

Lo scrittore è stato poi ricoverato per sospetta polmonite nel reparto intensivo dell’ospedale Covadonga di Gijón, successivamente alla positività al Covid-19, trasferito nell’ospedale di Oviedo.

Lo salutiamo con una frase raccolta da un altro suo libro, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, pubblicato in Italia nel 2013.



luis sepulveda scrittore cilenoIl titolo originale della raccolta è “Escritura en tiempos de crisis. Articulos y reflexiones con i racconti Atacama en siete días e Chile, el país de mi memoria“: “Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale tra le grandi multinazionali e gli stati.

Questi subiscono gravi interferenze nelle loro fondamentali decisioni politiche, economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non dipendono da nessuno Stato, non rispondono delle loro attività a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di nessun parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l’interesse collettivo.

In poche parole, la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta”.

Andrea Ippolito

 

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