Anche Castellammare, riparte da pizzerie e ristoranti. Aperte anche cartolerie e librerie

Cimmino: “Ho condiviso, nella fase più acuta della diffusione del contagio, la necessità di dare un segnale forte. Ma ora è arrivato il momento di dare una svolta e avviare la ripresa"

Dopo il lockdown inizia il countdown per il comune di Castellammare di Stabia. Al via lunedì, come in tutta la Campania, la ripartenza delle consegne a domicilio per le pizzerie e per le attività di ristorazione. Saranno riaperte anche le cartolerie e le librerie.

In base all’ordinanza regionale, con decorrenza dal 27 aprile e fino al 3 maggio, saranno consentite le attività e i servizi di ristorazione, fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie: per i bar e alle pasticcerie, esclusivamente dalle ore 7.00 alle ore 14.00, gli altri esclusivamente dalle ore 16.00 alle ore 22.00, per tutti con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero online e consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi.La proposta di Cimmino al governatore De Luca è stata accolta.




“Non posso accettare un’Italia a due velocità. Bisogna far ripartire l’economia del territorio, evitando nel contempo possibili assembramenti in strada. Non era giusto continuare a mortificare tante realtà imprenditoriali che avevano bisogno di una boccata di ossigeno per evitare di abbassare definitivamente le serrande” ha spiegato il sindaco stabiese.

L’innalzamento delle varie serrande, ovviamente, sarà rigidamente conforme alle regole anticontagio. Dovrà essere mantenuta una separazione dei locali di preparazione del cibo da quelli destinati al ritiro da parte dei fattorini. Dovranno essere utilizzati zaini o contenitori termini per rispettare la temperatura di conservazione in sicurezza del cibo. Il fattorino, inoltre, dovrà indossare mascherina e guanti monouso in caso di pagamento in contanti. Nel caso di pagamento online, la consegna potrà essere effettuata lasciando il prodotto all’esterno del domicilio del destinatario, che potrà ritirarlo quando il fattorino si sarà allontanato.


“Ho condiviso, nella fase più acuta della diffusione del contagio, la necessità di dare un segnale forte. Ma ora è arrivato il momento di dare una svolta e avviare la ripresa di attività già in corso nel resto d’Italia, per la tutela di svariate categorie di lavoratori oggi in grave emergenza economica e sociale” ha spiegato Cimmino. Poi ha concluso: “Continuerò a far sentire la mia voce per la tutela della salute di tutti i cittadini e per la salvaguardia di tutte le famiglie che versano in condizioni di disagio a causa della crisi economica generata dal virus”.

Emanuela Francini

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