Quando? Il Paul Ehrlich Institute ha dato il via libera ufficiale alla società BioNTech di Magonza affinché fossero avviati i primi “test di massa” per la sperimentazione del vaccino contro il Covid-19.




La Germania quindi ha annunciato i primi test clinici, e l’aspettativa cresce, si comincerà con circa 200 volontari in buona salute tra i 18 e i 55 anni su cui verrà testato il vaccino in quattro varianti basate sulle cosiddette tecnologie RNA.

Un segnale di speranza, una luce in fondo al tunnel che si avvicina, definito dal ministro della salute tedesco Jens Spahn come un “Buon Segnale”, ma la strada presenta ancora molte sfide e insidie: bisognerà attendere i risultati dei test per verificare  effetti primari e collaterali, si dovranno studiare le giuste dosi da somministrare e se il vaccino sia realmente in grado di generare l’immunizzazione sperata in modo da poter proteggere le persone da una possibile infezione da parte del virus.

Ugur Sahin, il capo della BioNTech afferma che i test partiranno alla fine del mese e i primi risultati saranno disponibili verso la fine di giugno o i primi di luglio, dopodiché partirà la fase clinica di sperimentazione che durerà presumibilmente tra i tre e i cinque mesi, si tratta del quarto test clinico approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la ricerca di un vaccino contro il Sars-CoV-2.




Il farmaco tedesco sarà sperimentato, attraverso un programma internazionale, anche negli Stati Uniti, grazia alla cooperazione con il gigante farmaceutico Pfizer.

Il Robert Koch Institut, il maggiore centro epidemiologico della Germania, sostiene che la disponibilità di un vaccino rimane “lo strumento cruciale” nella lotta alla pandemia.

Salvatore Gabriele Popolo

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