“Posso solo chiedere scusa a mio nome e a quello della stragrande maggioranza di colleghi che hanno lo stesso tesserino di Feltri per il reiterato atteggiamento di vacua ostilità. Lo trovo indegno ma mi adeguo e amo Milano come Napoli di cui sono sempre rimasto orgoglioso cittadino”, così si è espresso Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.



La lettera di Verna era indirizzata al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che aveva condiviso la posizione espressa chiedendo a Flavia Sorrentino di seguire la vicenda.

La Sorrentino si occupa, per conto dell’Amministrazione comunale, dello sportello “Difendi la città”.

Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, ha però inviato un esposto al suo collega lombardo contro le dichiarazioni del direttore di Libero nei suoi editoriali e in tv: “Ringrazio il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, che ha prontamente inviato al Consiglio di disciplina territoriale il mio esposto con il video che contiene le ultime gravissime dichiarazioni di Feltri contro sei milioni di cittadini della Campania. Video inviatomi da diversi colleghi e da alcuni amici che ringrazio. Nel frattempo mi arrivano notizie di numerose petizioni. Inviatele all’Ordine della Lombardia a Milano al presidente Galimberti”.



Lo scrittore Maurizio De Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo hanno deciso invece di agire in sede civile e penale.

Mentre anche l’avv. Pisani, presidente dell’associazione “Noi Consumatori”, conosciuto anche per aver difeso tempo fa Diego Armando Maradona, è andato avanti con una querela: “Feltri non ha di meglio da fare che bersagliare e offendere gratuitamente Napoli perché divorato dall’invidia e dalla mancanza del gene della napoletanità che provoca tali infiammazioni e andrà a fare compagnia ai vari Mentana, Cruciani e Mughini nelle maxi cause a tutela dei diritti e dell’immagine  dei cittadini napoletani e veri valori della vita”.

Nel frattempo è partita anche le petizione per la chiusura del programma diretto da Mario Giordano.

Nelle ultime ore la situazione si è evoluta fino ad arrivare alla valutazione del danno d’immagine per i giornalisti, come apprendiamo dal comunicato dell’ordine nelle stesse parole del presidente Verna.



“Il caso – scrive Verna – che riguarda l’iscritto Vittorio Feltri va molto oltre le competenze che la legge ha demandato ai Consigli di disciplina territoriali. Il presidente dell’Ordine lombardo mi ha rassicurato circa la trasmissione degli atti al giudice deontologico naturale, relativi all’ennesima segnalazione. Ma ritengo che i comportamenti di questo signore rischino di travolgere l’immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani, che è mio dovere tutelare, a tal fine sarà dato mandato a un legale”.

“L’Ordine nazionale – continua Verna – si è tempestivamente relazionato con Agcom, cui tempo fa ha fornito un contributo significativo sul regolamento relativo al no hate speech, e monitorerà le trasmissioni in cui con maggiore frequenza in questi ultimi giorni sono state ascoltate espressioni  ampiamente fuori le righe caratterizzate da linguaggio discriminatorio. Credo, infine, che il nostro codice preveda una sorta di fattispecie di ‘incauta ospitata’ a carico dei conduttori delle trasmissioni che pure saranno deferiti ai Consigli di disciplina qualora non si dissocino fermamente come la Carta dei doveri dei giornalisti esige, tema su cui la Cassazione ha puntualizzato: ‘esiste l’obbligo dell’intervistatore televisivo di intervenire se possibile nel corso dell’intervista, quantomeno interloquendo, chiedendo precisazioni, chiarendo, quando il caso, che quello espresso è solo il punto di vista dell’intervistato, se si rende conto che il dichiarante sta eccedendo i limiti della continenza’”.

“Se Feltri ha perso prima la lucidità e poi la bussola, forse perché nella sua ossessione inconsciamente subisce l’idea che l’abbia inventata l’amalfitano Flavio Gioia, non saranno tollerate complicità”, conclude il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Feltri contro il Sud. De Magistris risponde: “Nun ce scassate ‘o c…!”

Il commento di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia

“Da romana, con origini sarde e siciliane non potrei ovviamente mai condividere le parole di Vittorio Feltri, ma lo conosco abbastanza bene da sapere che una persona della sua cultura e intelligenza non possa aver sostenuto la tesi di una presunta inferiorità antropologica dei meridionali. Sono certa che si riferisse alle condizioni di disparità economica tra nord e sud, come lui stesso ha avuto modo di chiarire, e che però la scelta dei termini sia stata sbagliata”.

 

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