Vittorio Sgarbi, nella seduta di ieri sera alla Camera, prima della votazione della fiducia al decreto Cura Italia, ha espresso il suo dissenso verso la gestione di questa emergenza sanitaria.
“C’è una bara davanti a noi qui nel vuoto dell’emiciclo. È la bara della democrazia“, afferma il deputato che prosegue parlando di “un decreto ridicolo, un voto di fiducia imposto contro le opposizioni”.
Il critico d’arte procede: “I carabinieri che minacciano i preti in chiesa, gli elicotteri che controllano chi corre su una spiaggia vuota, proibiti i funerali. La dittatura dei falsi scienziati e del comitato S-tecnico scientifico pieno di contraddizioni. Un partito di Governo che si ispira a chi chiamò Umberto Veronesi ‘cancronesi'”.
Conclude Sgarbi: “La confusione delle misure che solo oggi diventano obbligatorie anche qui, quando la Protezione Civile con Borrelli ha dichiarato ‘Io non uso le mascherine perché rispetto le distanze’. Il 25 aprile dovrà essere la festa della Liberazione dal ridicolo regime che ci governa“.
Vittorio Sgarbi ha già ammonito (21 aprile) sul “silenzio dei grandi giornali e della televisione”, ha scritto infatti dal suo canale Facebook che: “Mai nella storia repubblicana le forze dell’ordine del Paese avevano esercitato nei confronti dei cittadini una simile pressione psicologica e una limitazione delle libertà personali così ossessiva”.
Il deputato del Gruppo misto poi ha specificato che questa pressione avviene “con numerosi casi di abusi e soprusi“, ha aggiunto poi che questa situazione getta “una pesante ombra” proprio sull’operato delle forze dell’ordine, inoltre che “di riflesso”, si suscita “enorme diffidenza”.
“Ma la cosa più grave – continua il politico – è il silenzio dei grandi giornali e della televisione pubblica, che dovrebbero essere sentinelle della democrazia e vigilare sulle libertà costituzionali, di fronte a questa crescente azione di repressione”.
Sgarbi poi spezza una lancia a favore dei social network e dice che se non ci fossero “non sapremmo nulla di quello che accade oggi nel Paese, nella vita reale”.
Poi invita le persone a documentare ciò che accade, dunque scrive: “La gente è senza lavoro, esasperata, psicologicamente provata, e viene sanzionata con multe fino a 3 mila euro: è una follia! Per questo mi sento di dire ai cittadini che subiscono abusi e soprusi: ribellatevi! Documentate tutto“.
Il video alla Camera: https://www.facebook.com/watch/?v=1526914190819663
Andrea Ippolito