L’Italia guarda alla cosiddetta Fase 2, ma il calcio deve ancora attendere. Il discorso di ieri sera del Presidente del Consiglio Conte è stato chiaro su questo aspetto. Dal 4 maggio ci sarà il via agli allenamenti per gli sport individuali, sempre mantenendo il distanziamento di sicurezza, mentre per gli allenamenti degli sport di squadra la data annunciata è quella del 18 maggio.




Questa data del 18 maggio è però suscettibile a modifiche e valutazioni. Il Ministro dello Sport Spadafora, a Che tempo che fa, ha specificato che bisogna arrivare alla ripresa degli allenamenti con tutti i protocolli per la sicurezza. In questo momento il protocollo medico è insufficiente per pensare di riprendere senza problemi l’attività calcistica.

“La FIGC ha registrato un documento sanitario che però il comitato tecnico ha valutato non ancora sufficiente” ha proseguito Spadafora. Saranno quindi effettuati degli approfondimenti, ma ci vuole ancora tempo.




Il rischio ad ora sarebbe di un possibile contagio di un calciatore o di un membro dello staff delle squadre. Questa eventualità porterebbe ovviamente ad un nuovo stop e a rischi ancora più elevati per la salute degli sportivi.

La Lega di Serie A aveva precedentemente fissato al 2 agosto il limite per concludere il campionato, ma con il ritorno nei centri di allenamento dopo la metà di maggio e il conseguente riavvio del torneo a giugno inoltrato, appare improbabile che si possa riuscire a terminarlo ad inizio agosto. A maggior ragione se il 18 maggio sarà ulteriormente posticipato.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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