Il Gazzettino vesuviano | IGV

Si riuscirà a chiudere Campionato e Coppe? Restano i dubbi

La stagione 2019-2020 riprenderà? Si riuscirà a portare a termine il campionato di Serie A e le coppe europee? E se sì, quando ed entro che data? Le domande sono tante e legittime, sia per gli appassionati sia per tutto l’indotto che ne consegue comprese le scommesse sportive quasi del tutto ferme. È pur vero che i siti di scommesse, una cui disamina è disponibile su https://www.sportytrader.it/siti-scommesse/, continuano a quotare le partite di calcio ancora disponibili in varie parti del mondo, come in Bielorussia o in Nicaragua, ad esempio. Ma in Italia, quando si tornerà in campo? Quando sarà possibile di nuovo divertirsi a indovinare chi vincerà uno dei tanti derby che animano il campionato italiano? In questo senso, le parole del primo ministro Giuseppe Conte nell’ultima conferenza stampa in diretta nazionale hanno lasciato vive molte perplessità, perché per lo sport professionistico di squadra la ripresa degli allenamenti al momento è rimandata al 18 maggio. E intanto c’è chi, come Belgio e Olanda, ha deciso di non riprendere la stagione e di archiviare definitivamente i campionati senza assegnare titoli o definire promozioni e retrocessioni.

Un danno economico gravissimo per gli stessi club che, chiaramente, dovranno tenerne conto anche nella cosiddetta fase di calciomercato. Un calciomercato quanto mai strano che sicuramente sarà condizionato dall’emergenza sanitaria vuoi perché verranno a mancare proprio i soldi (molti club minori rischiano addirittura il fallimento) e vuoi perché in un momento di così grande incertezza saranno dilatati anche i tempi per le operazioni di trasferimento di calciatori e tecnici. Inoltre, i contratti nel mondo del calcio italiano hanno una scadenza naturale fissa al 30 giugno, data in cui solitamente termina una stagione, e questo sarà un altro ostacolo da superare. Il quadro, dunque, resta molto offuscato e imprevedibile.

Quella parte di stagione che fa sognare tutti i tifosi, con trattative spesso al limite con il fantacalcio, acquisti e cessioni reali nonché operazioni dell’ultimo minuto che possono cambiare le sorti di una squadra e di una stagione, restano comunque in piedi. Le voci più o meno sensate che contraddistinguono il calciomercato non si placano e anche oggi in un periodo di grande incertezza (sportiva e non) addolciscono un po’ la pillola. In Italia tutte le squadre dovranno pensare in modo differente perché se si riuscirà a riprendere la stagione in corso è altresì vero che subito dopo inizierà quella 2020-2021. Chi è in astinenza di calcio potrebbe essere ripagato con gli interessi grazie a 14-15 mesi di calcio “continuato”: due campionati (quello in corso e il prossimo), due edizioni delle coppe europee, fase finale di Euro 2020 spostata a giugno 2021 e nel contempo anche qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo. In mezzo a tutto ciò un fiume di trattative che potrebbero drasticamente cambiare anche il futuro del calcio.

Già, perché se oggi in Italia il calciomercato vive sostanzialmente in due finestre stagionali, quella estiva a luglio-agosto e quella invernale a gennaio, il 2020 potrebbe fare da spartiacque per un calciomercato diverso anche per il futuro: c’è infatti l’ipotesi che la campagna trasferimenti duri anche di più dei suddetti tre mesi e venga regolamentata in modo differente. Uno scenario che a molti tifosi potrebbe anche divertire. Permetterebbe dunque di puntellare le squadre anche in corso d’opera e potrebbe anche rendere più frizzanti campionati che troppe volte nel recente passato a metà stagione registravano molti dei loro verdetti già scritti. Insomma, al tempo del coronavirus il calciomercato potrebbe avere un sapore decisamente differente.

Exit mobile version