“Il San Leonardo è stato al centro di numerose polemiche per la gestione della prima fase del contagio. L’emodinamica non può aspettare ancora, l’ospedale deve ripartire dalle sue eccellenze” esordisce il consigliere comunale Enza Maresca.



L’operazione verità avviata da Palazzo Farnese prosegue, prosperano le testimonianze dei vari membri del personale ospedaliero e sanitario così come, purtroppo, i lavoratori positivi al Covid-19. I riflettori sono puntati sul nosocomio ma adesso, a detta del consigliere Maresca, è ora di reagire concretamente per sollevare la struttura sanitaria sia dagli attacchi mediatici sia dai gravi pericoli in cui attualmente incorre.

“L’emodinamica è un progetto che diverrà un fiore all’occhiello, ringrazio sentitamente il sindaco Gaetano Cimmino per il sostegno e per aver esortato pubblicamente la direzione dell’Asl che non possiamo ancora aspettare” ha spiegato Maresca.

Un anno fa è stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione dell’emodinamica presso il reparto di cardiologia del San Leonardo. Ciò nonostante, dopo pochi mesi l’iniziativa è passata in sordina e vane sono state le richieste di spiegazioni all’Asl. Un dato che addolora il consigliere Maresca che, invece, si è impegnata in prima persona, compulsando l’azienda per accelerare tutte le attività indispensabile alla pubblicazione del bando di gara.



“Il silenzio interrotto soltanto nei giorni scorsi, quando l’ing. Sosto, direttore generale dell’Asl, sollecitato dal sindaco, ha annunciato che l’emodinamica sarà “organica” al piano di rilancio futuro dell’ospedale San Leonardo – ha continuato – Un’affermazione che mi soddisfa in parte: ricordo che il progetto dell’emodinamica già è stato approvato e finanziato. È deleterio attendere ancora”. Si tratta, infatti, di un investimento di 2 milioni e 100mila euro, con il contributo dello Stato per 1 milione e mezzo, dell’Asl Na3 Sud per 450mila euro e della Regione Campania per 83mila euro.

“Ora è il momento di ripartire, di trarre benefici dalla rinnovata cooperazione istituzionale, di segnare la svolta per un futuro di crescita e di sana e costruttiva programmazione”. Ed ha concluso così il consigliere comunale: “Una programmazione che non può prescindere dall’emodinamica e da un rapido avvio di un progetto che darebbe lustro al nostro ospedale e all’intera città”.

Dai vertici dell’amministrazione Cimmino si evince desiderio di chiarezza, riscatto, ripresa, messa in sicurezza. La situazione sanitaria migliora a piccoli passi ma la curva del contaggio potrebbe nuovamente impennarsi e propagarsi a macchia d’olio. L’emodinamica, pertanto, è un progetto che potrebbe fare la differenza in procinto dell’avvento della Fase 2. Uno strumento propedeutico ad evitare uno stop and go, in quanto si rivela un servizio essenziale per ridurre il pericolo delle patalogie legate alla circolazione del sangue.

Emanuela Francini 



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