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Pomigliano d’Arco: al via la fase 2 riparte il comparto delle fabbriche si riaprono i cimiteri ma si contano altri due contagi

Da lunedì 4 maggio partirà la fase due, così come deciso dagli organi di governo, la città di Pomigliano fa un resoconto e riavvia lentamente le sue attività, le prime a ripartire già dal 27 aprile sono statele fabbriche nella zona industriale, addirittura la Leonardo non ha mai chiuso i cancelli produttivi, il gruppo FCA riapre le porte degli stabilimenti applicando tutte le norme sui dispositivi di sicurezza vigenti, contingentando gl’ingressi e garantendo lo smart working la dove sarà possibile limitando così la presenza massiccia in fabbrica.



I pub, le pizzerie e i bar che già stanno consegnando cibo a domicilio, probabilmente si attrezzeranno per il cibo d’asporto così come stabilito nell’ordinanza regionale numero 42 emanata dal Governatore De Luca. Nell’incertezza e le paure dei commercianti locali su cosa riservi il futuro per una città che ha fondato il suo commercio sulla ristorazione e sulla movida notturna, tutti gli esercenti attendono il rientro dell’emergenza e non smettono di adattarsi ai decreti governativi, ma si rivolgono anche alle istituzioni locali perché possano proporre forti interventi economici che consentano al commercio locale di rialzarsi ed evitare che molti possano chiudere per sempre i battenti.

Emanata anche un’ordinanza comunale per la riapertura dei cimiteri, nel luogo del culto dei morti gl’ingressi saranno limitati a giorni e orari prestabiliti. In più il flusso interno sarà sorvegliato dagli addetti comunali e le sepolture saranno effettuate in presenza di un massimo di 4 persone, componenti della famiglia del defunto dove potranno essere rispettate le distanze di sicurezza.



Resta un’incognita la riapertura del parco pubblico, però sarà concesso fare jogging attenendosi alle fasce orarie dell’ordinanza regionale e alle regole di distanziamento.

Russo in una videoconferenza esorta i cittadini ad essere prudenti in quella che definisce una fase di messa a punto della convivenza con il virus quindi delicata e critica. Il Sindaco non nasconde le sue preoccupazioni ai pomiglianesi in virtù del fatto che alla data del giorno 2 maggio nella città si sono registrati due nuovi casi di contagio. Uno in un paziente proveniente da una struttura sanitaria fuori dal territorio, l’altro in un soggetto che l’ha contratto sul territorio portando a 25 il numero totale dei contagiati da quando è scattata l’emergenza.

Non è il momento del liberi tutti perché il virus è ancora tra di noi, dichiara Russo, la fase 2 è una fase impegnativa per cui l’amministrazione con tutti i suoi consiglieri, di maggioranza ed opposizione, concederà fiducia ai pomiglianesi, ma nel contempo effettuerà un ferreo controllo della curva epidemiologica locale con il supporto degl’organi competenti in modo da tenere sotto controllo l’accendersi di nuovi casi di contagio e circoscriverli immediatamente per non rendere vani gli sforzi fatti da tutta la comunità in questi due mesi di lockdown.



A fine conferenza Russo tranquillizza tutti gli esercenti e gli artigiani della città sul futuro delle attività commerciali del territorio dichiarando che alla fine della fase 2 dell’emergenza si andrà al consiglio comunale, per approntare un nuovo bilancio, visto che il vecchio non corrisponde più alle esigenze e ai bisogni economici attuali della comunità. In futuro la distribuzione dei fondi sarà riveduta e utilizzata per le categorie che hanno subito più degli altri un forte danno economico e sociale dal perdurare della pandemia. Con il supporto delle proposte delle opposizioni, l’amministrazione Russo andrà a definire gli interventi confidando negli aiuti ai Comuni da parte della Regione e del Governo centrale.



Russo conclude la sua web conference facendo appello al buon senso dei pomiglianesi ricordando che il distanziamento sociale resta ancora, per ora, l’unico modo per sconfiggere il virus e che l’utilizzo di dispositivi di protezione è indispensabile. Le mascherine che sono state distribuite gratuitamente porta a porta dalla protezione civile saranno vendute dalle farmacie locali nelle prossime settimane alla modica cifra di cinquanta centesimi per dare la possibilità a tutti di indossarne una.

Cinzia Porcaro



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