Il fiume Sarno ripulito: un sogno diventato momentaneamente realtà, di nuovo svanito. Le acque del fiume conosciuto per essere il più inquinato d’Europa, durante il lockdown per effetto dell’emergenza Covid-19, sono diventate limpide e cristalline come non mai. Dopo cinquanta giorni, in meno di 24h dallo schiocco della Fase 2 e al via della ripresa di alcune attività sono ritornate quelle torbide ed inquinate di sempre.
Una conseguenza che di certo non stupisce il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: “Purtroppo si sta verificando ciò che avevamo preventivato ed è stato immediato. Per difendere il nostro territorio dobbiamo attaccare in modo aggressivo chi effettua sversamenti abusivi, servono controlli constanti e punizioni esemplari per i criminali che inquinano l’ambiente. Tolleranza zero per questi individui”. Il precipitoso sversamento e il ritorno al liquame putrido non ha lasciato indifferente neanche il commissario dei Verdi di Castellammare, Marilena Schiano Lo Moriello:“Ora c’è stata solo una riapertura parziale delle attività produttive e già l’inquinamento ha ripreso vigore, figuriamoci cosa potrà accadere quando riprenderanno tutte le attività – ha dichiarato – Per questo chiediamo che vengano effettuati monitoraggi costanti delle acque in modo da tenere sotto controllo l’inquinamento e capire quale sia la zona più interessata dagli sversamenti”.
Il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, sensibile alla tematica del disinquinamento dagli albori del suo mandato, ha immediatamente rassicurato i concittadini: Sono in contatto costante con guardia costiera e ministero dell’Ambiente”. Poi ha specificato: “L’inquinamento segnalato riguarda il territorio del Comune di Sarno a circa 27 km da Castellammare di Stabia e dalla foce. Detto questo se l’ipotesi di nuovi sversamenti abusivi venisse accertata ci troveremmo di fronte ad illeciti gravissimi che denunceremo quanto prima, chiedendo di arrivare ai colpevoli nel più breve tempo possibile”.
Le indagini sono immediatamente scattate da parte del Noe, a farle partire è stato proprio il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Grazie alle segnalazioni dei cittadini, autentiche sentinelle del territorio, ho attivato controlli e indagini in zona. Individueremo il colpevole, non possiamo tollerare che gente senza scrupoli riporti inquinamento e devastazione laddove la Natura stava riprendendo i suoi spazi”. La questione è sotto gli occhi di tutti, saranno studiati provvedimenti sia sui tavoli di Roma sia sui tavoli della giunta regionale. Non ha tardato a farsi sentire neanche la voce della consigliera regionale del M5s Marì Muscarà: “Ho inviato un’interrogazione alla giunta per chiedere quali iniziative intende intraprendere affinché si attivino controlli mirati a tutela degli ecosistemi del Bacino Idrografico del fiume Sarno e si metta in campo la tanto annunciata pulizia delle acque”.
Emanuela Francini