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Fase2, parola chiave: sanificazione

Finita la fase di chiusura totale, si cerca di tornare lentamente alla normalità, ma il nostro vivere quotidiano è inevitabilmente cambiato. Si dovranno seguire regole ben precise, ed adottare misure per fare fronte ad un periodo di transizione che ci auguriamo possa durare poco, ma che modificherà per sempre le nostre abitudini e consuetudini.



La parola chiave di questa seconda fase è sanificazione. “Sanificare – dice Luca Discardi, Direttore Filiale Nord Ovest di Dussmann Service, aziende del settore con sede in Germania ma attiva anche in Italia – significa attivare tutte quelle procedure volte ad eliminare qualsiasi agente contaminante che la normale attività di pulizia non riesce a rimuovere. Attraverso l’impiego di agenti chimici, la sanificazione ha lo scopo di riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili, che dipendono dalla destinazione dall’utilizzo dei locali. La disinfezione, invece, è un passaggio ancora più approfondito e consiste nell’utilizzo di agenti disinfettanti di natura chimica o fisica in grado di ridurre il carico microbiologico sulle superfici da trattare. Dunque la disinfezione ha lo scopo di distruggere i microrganismi patogeni. Conoscere e applicare correttamente le procedure significa garantire la salubrità dei locali trattati”.



Resta la grande attenzione riservata agli ospedali per la mole di utenti che vi si riversano e allo stesso tempo per la presenza di malati di Covid ancora molto numerosi. Tuttavia con la riapertura graduale di molte attività, anche uffici, spazi comuni, servizi igienici dovranno essere puliti seguendo protocolli severi. Occorrerà munirsi di detergenti specifici sia per le superfici normali che per le superfici high touch ed effettuare la disinfezione in ordine all’utilizzo effettivo delle aree interessate.

Capitolo a parte e molto delicato quello dei mezzi di trasporto dove le misure saranno estremamente rigide. Basti pensare ai treni per i quali è richiesta la decontaminazione delle carrozze anche durante i viaggi e la disinfezione del materiale rotabile in ingresso, in uscita e ogni 48 ore come attività di contenimento.



Ovviamente è necessario tutelare anche i collaboratori e garantire la sicurezza degli ambienti sanificati, attraverso l’uso di kit di panni monouso, di panni in microfibra e mop monouso, nonché tutti i DPI. Per una più accurata disinfezione sono stati altresì introdotti macchinari di ultima generazione. Un dispositivo medico per disinfezione a saturazione trasforma il disinfettante “tramite micro-nebulizzazione in “nebbia secca” in grado di diffondersi per saturazione in modo uniforme in un ambiente chiuso permettendo di raggiungere qualsiasi superficie libera al suo interno”, laddove l’atomizzatore elettrostatico è “in grado di dividere qualsiasi soluzione acquosa in tante goccioline caricate elettricamente che si diffondono con elevata mobilità, distribuendosi in maniera uniforme su tutte le superfici solide con un effetto avvolgente. L’utilizzo della tecnologia elettrostatica risulta molto efficace nella disinfezione di superfici complesse ed oggetti tridimensionali”. Non da ultimo grazie alle nuove attrezzature è possibile dosare i prodotti utilizzati e già rispondenti a quanto previsto dai Criteri Ambientali Minimi stabiliti dal Ministero dell’Ambiente, in maniera opportuna e consapevole.

Mimmo Lucci



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