Maggioranza compatta per lasciarsi definitivamente alle spalle l’allerta sanitaria e arrivare a quota zero positivi in città.
Si è tenuto martedì in tarda mattinata a San Giorgio a Cremano il primo storico consiglio comunale in videoconferenza, quasi tre mesi dopo l’ultima seduta d’Assise di febbraio. Al centro del dibattito, inevitabilmente, la gestione dell’emergenza Coronavirus da parte della giunta capeggiata dal sindaco Giorgio Zinno.
Pressoché unanimi i complimenti rivolti ai volontari della Protezione Civile, con l’operato del primo cittadino elogiato a più riprese dai consiglieri della sua coalizione. L’opposizione ha comunque espresso dubbi sulla programmazione della “fase 2”, mentre nei giorni scorsi Aquilino Di Marco aveva parlato apertamente di «Assise esautorata», criticando la scelta di collocare la centrale operativa della task-force dell’Asl proprio nell’ufficio dei consiglieri.
In merito alla progressiva riapertura degli uffici comunali, Mignano e Farina hanno poi fatto notare una presunta anomalia formale sul via libera alla celebrazione dei matrimoni civili: nell’ordinanza sindacale non vengono infatti menzionate le unioni tra coppie dello stesso sesso, dimenticanza a suo modo paradossale per un’amministrazione da sempre schierata in prima linea per i diritti degli omosessuali.
Dal municipio hanno tuttavia sottolineato l’inutilità di operare nel documento una specifica distinzione di genere.
Dei 45 casi totali di Covid registrati, le persone attualmente infette restano solo due, entrambe senza sintomi.