Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di CBD (cannabidiolo) e THC (tetraidrocannabinolo) ma non tutti sanno che cosa siano esattamente. Si tratta sostanzialmente di due sostanze che sono contenute nella canapa e che possiedono proprietà ed effetti diversi. Pertanto è importante capire quali siano le differenze sostanziali tra queste due sostanze in modo tale da poterne sfruttare al meglio i benefici ed evitare le controindicazioni.
Canapa: quali sono le sostanze contenute al suo interno
Una delle principali sostanze contenute all’interno della cannabis è senza dubbio il cannabidiolo che può essere abbreviato in CBD. Tale sostanza è un cannabinoide che non crea assuefazione e non possiede effetti psicoattivi. Proprio per tale ragione gli studiosi ne stanno valutando l’utilizzo in ambito medico dal momento che è molto utile per curare diverse patologie. Un’altra sostanza presente nella cannabis è il THC, che a differenza di quella precedente, è psicoattiva e può portare ad alterazioni della mente, euforia, rilassamento e fame. Pertanto è proprio il THC a rendere la cannabis illegale in molti stati se supera il livello massimo dello 0,6%. Oggigiorno comunque le posizioni sull’uso della canapa sono ancora molto contrastanti. Il THC inoltre può provocare un effetto straniante che porta la mente a dissociarsi da se stessa ed è proprio per tale motivo che spesso questa sostanza viene usata per scopi ricreativi. Tuttavia è bene ricordare che il THC può anche avere effetti benefici, curativi e lenitivi che possono essere di grande aiuto per coloro che soffrono di patologie più o meno gravi. La canapa infatti viene utilizzata spesso per contrastare il dolore come ad esempio quello causato dalla chemioterapia. Inoltre essa può essere adoperata anche da chi è affetto da sclerosi multipla oppure da chi presenta problemi al midollo spinale. La cannabis può anche essere usata efficacemente per contrastare gli effetti collaterali derivanti da alcune terapie come la radioterapia oppure la cura per l’HIV. La presenza di THC nella cannabis dunque può portare diversi benefici in modo particolare ai pazienti oncologici che hanno bisogno della stimolazione dell’appetito.
I benefici e gli effetti delle sostanze contenute nella canapa
Anche il cannabidiolo contiene diversi benefici per l’uomo e per il suovorganismo. Tali effetti agiscono sia a livello fisico che mentale: chi ad esempio soffre di epilessia ed è immune ai medicinali tradizionali può avere numerosi giovamenti dal momento che si tratta di una sostanza con effetti antispasmodici e antiepilettici. Pertanto oltre all’epilessia essa può essere utilizzata anche per altre patologie che causano spasmi e convulsioni. A livello mentale, chi soffre spesso di ansia, depressione, insonnia o stress può giovare del cannabidiolo per ottenere immediatamente un effetto calmante e anti psicotico. Si sono riscontrati inoltre effetti positivi anche per chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo oppure disturbo post traumatico da stress. Dal momento che il CBD è anche un potente antinfiammatorio può essere adoperato per curare diverse malattie cutanee come ad esempio la psoriasi oppure l’acne. In questo caso è particolarmente indicato l’olio di cannabidiolo: quest’ultimo viene ricavato dai fiori delle piante di cannabis e in molti casi può essere usato come un vero e proprio medicinale perché agisce in modo potente a livello terapeutico. L’olio di cannabidiolo riesce dunque a diminuire la produzione di sebo sulla pelle e a far regredire l’acne. Chi vuole contrastare i segni del tempo e avere una pelle più giovane può usufruire di quest’olio che può essere un valido alleato contro l’invecchiamento. Tale sostanza infatti si può utilizzare sulla pelle per allontanare i radicali liberi, principale causa dell’invecchiamento cutaneo. L’effetto anti-age dell’olio di cannabidiolo dunque è garantito dalle presenza degli antiossidanti contenuti al suo interno. Oltre a ciò tale sostanza si può usare anche per idratare la pelle e lenire la cute troppo secca e sensibile dal momento che ci sono alti livelli di acidi grassi. L’olio si può anche utilizzare sui capelli in modo tale da renderli più morbidi e migliorarne sensibilmente l’aspetto. Tra i benefici del CBD non bisogna poi dimenticare che questa sostanza sembrerebbe essere efficace per la prevenzione delle malattie neurodegenerative, per la circolazione del sangue e per l’arteriosclerosi.
Le sostanze contenute nella cannabis, tra cui il cannabidiolo e il tetraidrocannabinolo, possiedono numerosi benefici che possono migliorare sia la salute fisica che mentale dell’uomo. Naturalmente bisogna tenere in considerazione anche gli effetti collaterali: ad esempio quando si assumono tali sostanze è consigliabile non guidare poiché il consumo potrebbe portare alla sonnolenza. Altri effetti collaterali possono essere bocca secca, diarrea e fame improvvisa, soprattutto se si superano le dosi consigliate.