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SIULP Polizia: Abbiamo rischiato di mettere in discussione 40 anni di rapporto fiduciario con la gente

paolo macchi siulp

Il Segretario generale di uno dei sindacati di polizia italiano – S.I.U.L.P. – ha dato voce al disagio di quelle forze dell’ordine che si ritrovano, oramai da mesi, alle prese “controlli assurdi”, così definiti da chi coordina la stessa organizzazione.

Va ricordato nel frattempo che la SIULP è una delle organizzazioni di rappresentanza del personale della Polizia di Stato, fondata nel 1974, con 23.885 aderenti su circa 95.000 poliziotti in tutta Italia.

“Una deriva frustrante, che mina il rapporto di fiducia con la gente perbene”, dice il segretario del Sindacato italiano Unitario Lavoratori di Polizia, Paolo Macchi.




“Abbiamo sempre fatto il nostro dovere – afferma Macchi – e continueremo a farlo, ma speriamo che questi controlli assurdi possano essere via via abbandonati perché le forze dell’ordine possano tornare a ciò che le caratterizza: dare la caccia ai veri criminali e dare una mano alle persone per bene”

“Non siamo abituati a controllare il pensionato con la borse della spesa per cercare di capire se ha fatto realmente la spesa quel giorno, e nemmeno la mamma con il bambino nel cestino della bicicletta, ma dovevamo farlo”, spiega il Segretario SIULP.



“Non sempre facciamo ciò che ci piace, ma sempre facciamo ciò che dobbiamo fare. Quindi abbiamo rischiato in questo periodo di mettere in discussione 40 anni di rapporto fiduciario con la gente, 40 anni di polizia civile”, continua ancora Macchi, che aggiunge: “Noi vogliamo che la gente si fidi di noi e che non ci tema.  Soprattutto che la brava gente non ci debba temere”.

“Spero che la polizia possa però tornare ad essere liberata da questi controlli e ad occuparsi dei crimini importanti, della criminalità organizzata, che nel frattempo ha avuto tutto il tempo di potersi riorganizzare e di girare un po’ più libera dal fatto che eravamo totalmente impegnati in questi controlli”, conclude il segretario del Sindacato.

Andrea Ippolito



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