Jole Santelli: “Un’altra barzelletta, misurare la febbre con 40 gradi all’ombra”

La Presidente della Calabria: "Possiamo misurare la febbre a 40 gradi all’ombra? Di cosa stiamo parlando?"

jole santelli calabria

La Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, in una recente intervista, ad Agenda, su Sky TG24, ha parlato delle riaperture e del nuovo caos che veleggia in ambito politico-sanitario per la stagione estiva in arrivo.

La Santelli afferma che “anche scienziati e medici sembra stiano aumentando la confusione che c’è in atto”.



L’ex Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro, illustra come sarà difficile anche la semplice misurazione della temperatura corporea e definisce il tutto “una barzelletta”.

”Tra gli indicatori – aggiunge la Santelli – c’è quello di misurare la febbre ad ogni persona che arriva in uno stabilimento balneare, ma possiamo misurare la febbre a 40 gradi all’ombra? Di cosa stiamo parlando? Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea? Questo è un esempio di quando si calano alcune cose astratte poi nella realtà concreta e sembrano una barzelletta”.

Poi parla del confronto con il governo, dove le Regioni – chiarisce – “sono arrivate con richieste univoche” e pratiche, quindi non con “richieste di categorie”.

Con un semplice esempio poi specifica alcuni punti focali, ricorda quindi che nelle linee guida INAIL si può stare ad un metro su autobus, su un treno, “un posto sì e uno no”, però poi puntualizza che al mare le cose cambiano e di molto, afferma infatti: “Se andiamo a piantare ombrelloni in uno stabilimento balneare dobbiamo mantenere una distanza da 7 a 9 metri”.

La Santelli, che ha ricoperto anche il ruolo di Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, invita poi a viaggiare in direzione della sua regione proprio in relazione alla problematica delle distanze sulla spiaggia, dice dunque: “C’è una erosione costiera molto forte, e se mettiamo gli ombrelloni a distanza di 7-9 metri in ogni stabilmente, in ogni spiaggia ne mettiamo 4”.

Alcune delle dichiarazioni di Jole Santelli

“La cosa importante invece è stata proprio il fatto che ci siamo presentati con linee guida uniche. Io avevo lavorato sulle mie linee guida e avevo ad esempio interloquito con il presidente Bonaccini, quindi non c’è stata né una divaricazione politica e territoriale, stavolta il tema è stato diverso, tutte le Regioni sono arrivate con richieste univoche: non sono richieste di categorie ma richieste davvero pratiche.



Se una famiglia vive nella stessa casa, per quale motivo se va in un ristorante deve avere un distanziamento di 2 metri l’uno dall’altro.

Dobbiamo capirci bene, perché secondo me il pasticcio grosso è stato fatto all’inizio: quando le linee guida vengono scritte dall’Inail, vengono ovviamente scritte per gli infortuni sul lavoro, che è cosa diversa dal problema della diffusione epidemiologica a livello di popolazione e consumatori.

Sono situazioni diverse. Penso che lo sforzo che è stato fatto, e mi auguro che questo arrivi a compimento, sia quello di calare nel concreto cose che vengono scritte in astratto, proprio per voler mantenere regole unitarie”.

Andrea Ippolito



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