Il sindaco di Napoli De Magistris, a proposito dello stop stabilito dall’ordinanza di De Luca ed attualmente in vigore, per la chiusura alle ore 23 per i cosiddetti ‘locali della movida’, dichiara di essere completamente contrario.
“Ho letto di follia… allora ho chiamato il comandante della polizia locale”. Ha spiegato il numero uno di Palazzo San Giacomo, che ha continuato: “Stanotte c’è stato traffico perché la gente ricomincia a uscire. Sono sbagliate le ordinanze regionali che fanno chiudere locali alle 23. A quell’ora la gente non va a casa, resta in giro”.
Un’ordinanza che prevede l’ampliamento dell’apertura di tutte le attività economiche a Napoli sarà adottata entro venerdì prossimo dal sindaco, Luigi de Magistris. Il provvedimento dovrebbe scattare dal primo giugno e avere una durata fino al primo ottobre. “Occorre procedere verso nuove aperture – afferma il sindaco – e concedere più spazi pubblici per fare in modo che la gente possa distribuirsi meglio sulla città. Non servono provvedimenti come la chiusura del Bosco di Capodimonte che va quanto prima riaperto”.
In barba alle direttive regionali, de Magistris è pronto ad abolire il “coprifuoco” e ne spiega anche il motivo: “la gente non scompare, ma succede esattamente il contrario. Noi dobbiamo aprire tutto ed è quello che farò io a Napoli, aprirò tutto h24: parchi, strade, metteremo una piattaforma di legno sulle scogliere. Non dobbiamo contingentare gli orari, le persone devono distribuirsi, devono uscire, avere la mascherina, stare attenti e non fare assembramenti, ma devono ricominciare a godersi la natura, la città e a rimettere in moto l’economia. Bisogna tornare a vivere con tutte le precauzioni possibili”.
De Magistris, nel sottolineare che “siamo tutti preoccupati”, ha affermato che “è sbagliato questo modo di procedere con le ordinanze regionali. Sono i sindaci che devono regolamentare le città mentre le Regioni devono programmare perché le Regioni non sanno come si organizzano ad esempio i mercati, la mobilità.
L’Amministrazione comunale punterebbe alla concessione gratuita di occupazione di suolo pubblico. E ciò non solo per le attività legate alla ristorazione o alla somministrazione di bevande ma anche alle altre attività economiche che possono svolgere una parte delle loro attività all’esterno.
Sul fronte della movida, il governatore De Luca è, tuttavia, irremovibile: “Feste e festini non sono una priorità, anzi è solo un bene che vengano dimezzati. Sarà così finché non avremo forme di controllo serio ed effettivo da parte delle forze dell’ordine. Serve – ha aggiunto il presidente della Regione – un impegno massiccio di polizia e carabinieri; solleciterò il Viminale a dare direttive rigorose per il controllo dell’uso delle mascherine e degli assembramenti notturni”.