Notte di follia a Napoli in questo primo fine settimana post lockdown. I napoletani hanno dato il peggio di sè dopo essere stati da esempio per tutti e aver sfatato tanti luoghi comuni. Forse i “domiciliari” forzati dalle ordinanze, forse i dati veramente positivi emanati dall’Unità di Crisi della Campania hanno suonato la carica per riconquistare quella normalità perduta da troppo tempo.
Ma il pericolo è ancora in agguato e ci si augura che prima che il governatore De Luca ci appioppi una nuova ordinanza restrittiva si possa ritrovare il senno perduto per una notte.
Traffico bloccato fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, risse tra giovani e intanto i residenti esasperati hanno filmato il tutto. Chi si è trovato dalle parti del lungomare di Napoli la scorsa notte parla di “una follia collettiva”. Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversate in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto.
C’è da dire che i locali della movida hanno rispettato il limite di chiusura delle 23, ma nonostante ciò, la follia è andata avanti tutta la notte.
Intanto, in via Aniello Falcone, strada panoramica del quartiere Vomero molto frequentata dai giovani, due agenti della Polizia municipale di Napoli sono stati aggrediti mentre erano impegnati in controlli presso i numerosi bar della zona.
Un giovane avrebbe reagito alla richiesta di documenti da parte dei due agenti, colpendoli con calci e pugni. L’aggressore è stato identificato e denunciato, mentre ai due agenti è stata consegnata dai sanitari una prognosi di 7 giorni per la guarigione.