A pochi mesi dalle elezioni comunali pare proprio che sia giunta al capolinea l’esperienza di governo a Ercolano targata Ciro Buonajuto. Poche ore fa è stata depositata al protocollo generale del Comune una mozione di sfiducia all’indirizzo del primo cittadino. Alla base delle motivazioni dell’atto siglato da 13 Consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, le “gravi inadempienze sia dal punto di vista programmatico che da quello squisitamente gestionale-amministrativo” le quali, secondo i sottoscrittori, hanno caratterizzato per troppi anni la sindacatura. Ma soprattutto, si legge nella mozione, “la deriva politica e la mancanza di senso delle istituzioni si è drammaticamente acuita durante la fase di lockdown”.


Un documento di fuoco che certifica la rottura del patto fiduciario tra la maggioranza dei membri dell’Assise cittadina e il Sindaco il quale negli anni ha retto ai vari contraccolpi interni. Ma anche un atto dalla chiara valenza politica, che va letto principalmente in chiave elettorale. Da tempo infatti si percepivano dei segnali di tensione negli ambienti della politica locale, in particolare fra quelle forze politiche che fino a poco tempo fa sostenevano ancora l’operato del primo cittadino. In ballo c’è la corsa alla prossima candidatura per indossare la fascia tricolore. Roba di non poco conto insomma.


Una spaccatura emersa in tutta la sua drammaticità fra le fila della maggioranza laddove è stato trascinato sul banco degli imputati anche “un piccolo brandello” di Consiglieri accusati di aver “seguito acriticamente” il primo cittadino e “che ha messo a rischio in più occasioni la tenuta sociale della nostra già stremata comunità”.

Tra i tredici firmatari spicca il nome del Segretario locale e capogruppo consiliare del Partito Democratico. Segno evidente che i dem all’ombra del Vesuvio hanno in mente altre proposte che non prevedono la riconferma del renziano di ferro Buonajuto sulla ambita poltrona per i prossimi anni. Una faccenda spinosa, rimbombata in queste ore nei palazzi romani, che apre uno squarcio anche nell’ottica degli equilibri di Governo.


Gennaro Cozzolino

Nel frattempo il primo cittadino, appresa la notizia, ha affidato attraverso la sua pagina sui Social il suo sfogo rivolto ai promotori della mozione. “Lo facciano pure, vadano avanti – dichiara Buonajuto – e continuino su questa strada. Sinceramente è l’ultimo dei miei pensieri”. E in merito alla gestione della emergenza sanitaria causata dal Covid19 aggiunge: “in questi mesi sono stato sempre in prima linea, e spesso solo, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sono stato solo a lanciare un grido d’allarme contro le scarcerazioni di pregiudicati legati ai clan del nostro territorio. Sono stato solo accanto ai commercianti e imprenditori che stanno vivendo un momento drammatico per il futuro delle proprie attività e, soprattutto, delle loro famiglie”.

Caustico e tranchant il commento del Consigliere M5S di opposizione Gennaro Cozzolino, tra i più attivi nella complessa operazione sfociata nella mozione. “Fai pure la vittima sui social, tanto, negli atti di questi anni c’è tutta la schifezza che hai costruito coi tuoi alleati”: ha tuonato.

Entro dieci giorni, come previsto da regolamento comunale, si arriverà alla resa dei conti con la calendarizzazione per la discussione e votazione in Aula dell’atto. Quasi certamente l’ultimo per l’Amministrazione uscente, salvo sorprendenti colpi di scena.








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