Dal 3 giugno si entra nel pieno della Fase 2, ma non sarà ancora un «liberi tutti». Continueremo a dover aver a che fare con una numero corposo di obblighi e impedimenti al fine di continuare nel contenimento del contagio e la diffusione del Covid-19.
Si torna a circolare liberamente in Italia, non saranno limitati, dunque, gli spostamenti tra Regioni. Anche chi arriva dall’estero non avrà più obbligo di stare in quarantena.
Questi i divieti e gli obblighi ai quali dovremo sottostare, per il momento, almeno fino al 15 giugno:
DISTANZA DI 1 METRO:
Mantenere la distanza minima di 1 metro (2 se si sta svolgendo attività fisica). Se non fosse possibile, resta obbligatorio l’uso della mascherina.
MASCHERINE ANCORA INDOSSATE:
Che siano chirurgiche o FFP2, le mascherine restano obbligatorie nei locali chiusi, parrucchiere, estetista mezzi pubblici. In Lombardia, resta obbligatoria anche all’aperto. Anche la Campania mantiene l’obbligo si mascherina all’aperto.
MASCHERINE IN AUTO:
La mascherina resta obbligatoria anche in auto se si viaggia con soggetti non conviventi. È infatti consentito riempire il veicolo con 4 persone solo se appartenenti allo stesso nucleo familiare. Al contrario, se il passeggero non vive insieme al guidatore, deve sedersi dietro ed indossare la mascherina.
IN MOTO COME COMPORTARSI:
Si può viaggiare solo con familiari o chi vive nella stessa casa. In alcune regioni, come la Liguria, si può andare in due anche se non conviventi ma solo indossando casco integrale e mascherina.
ASSEMBRAMENTI SEMPRE VIETATI:
E’ ancora vietato stare troppo vicini. In casa (tra soggetti non conviventi) e all’aperto.
BACI E ABBRACCI ANCORA OUT:
Niente baci e abbracci, neppure tra parenti. Restano in vigore le norme relative al contatto fisico. Bisognerà mantenere il distanziamento soprattutto nei confronti delle persone anziane.
INDOSSARE I GUANTI:
I guanti, nonostante la difficoltà ad essere reperiti, sono raccomandati in molti negozi. Obbligatori invece quando si acquistano generi alimentari.
MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA:
Per accedere in uffici e luoghi pubblici è obbligatorio sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea. Se superiore a 37,5 gradi non è consentito accedere in locali dove c’è probabilità di contatto con altre persone.
ANCORA QUARANTENA:
Chi ha una temperatura corporea uguale o maggiore di 37,5 gradi deve restare a casa. Inoltre l’isolamento è ancora obbligatorio in quei luoghi in cui è stata emanata un’ordinanza apposita: in Sicilia ad esempio fino all’8 giugno c’è l’obbligo di quarantena per chi arriva da un’altra Regione.
NECESSARIE PRENOTAZIONI E IDENTIFICAZIONE:
Ristoranti, palestre, centri di cura estetici: per accedere resta obbligatoria la prenotazione. Per consentire un eventuale tracciamento nell’eventualità di casi positivi i clienti dovranno fornire corrette generalità ai gestori che li richiedessero.
NON TRATTENERSI TROPPO AL O AL RISTORANTE:
Tra gli obblighi da rispettare c’è anche quello di consumare «ai tavoli entro una certa ora». Bar e ristoranti infatti, per evitare assembramenti soprattutto nelle aree della movida, dovranno invitare i propri clienti a non attardarsi troppo.
DISCOTECHE ANCORA CHIUSE:
Nei decreti del governo non è stata contemplata la riapertura delle discoteche, ma alcune regioni come Veneto e Puglia starebbero approntando delle linee guida per far riaprire anche le discoteche dal 15 giugno. Anche la Regione Lazio sembra intenzionata a farle aprire dal 15 giugno.
ANDARE AL CINEMA O A TEATRO:
Bisognerà attendere il 15 giugno prima di godersi un film in una sala cinematografica oppure uno spettacolo teatrale. Le regole però saranno comunque stringenti. Al massimo 200 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Sarà altresì obbligatorio il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine per pubblico ed operatori.
VIAGGIARE ALL’ESTERO SENZA LIMITAZIONI MA…
Dal 3 giungo sono consentiti gli spostamenti da e per: Stati dell’Unione europea o quelli che fanno parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera); Regno Unito; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Per i Paesi non inclusi in queste indicazioni, continuano ad applicarsi le stesse limitazioni in vigore fino a questo momento.