Oggi sono stati appena 2.020, sì proprio come questo anno bisesto, 2.020 i tamponi analizzati in Campania, ma a risultare positivi sono stati 12 di essi, un numero per nulla in linea con il trend delle ultime settimane.

Qualcuno potrebbe dire che comunque siamo su numeri piccoli e su percentuali infime, anche a fronte di altre situazioni, altre regioni. Certo, i numeri sono bassi, ma ciò non toglie che oggi la curva epidemica ha registrato una impennata inattesa, o forse no!




Sono passati 13 giorni dal 21 maggio quando la Campania entrò a pieno titolo nella fase 2, convivenza con il virus. Pochi giorni dopo ci fu il primo sabato in cui tutti ci riappropriammo di parte di quella vita sociale alla quale avevamo dovuto fare a meno per fin troppo tempo, qualcuno se ne riappropriò davvero troppo e il giorno seguente molti media scrissero – Napoli: “notte di follie”.

Ora capita che, dopo 9 giorni da quella notte di follie con assembramenti e imprudenze sino alle 4 del mattino a Napoli e a 13 giorni dalla chiusura del lookdown, la curva epidemica si impenna. Di certo fare allarmismo è lungi da noi e del resto non produrrebbe risultati utili a sconfiggere direttamente il virus, ma nei fatti, forse, troppi nostri corregionali nei giorni scorsi forse avevano veramente capito che il virus era sconfitto e quindi “liberi tutti“.




Nel leggere i dati tutti ci auguriamo che sia un puro caso quanto successo oggi, che da domani si ricominci a puntare allo zero contagi, ma adesso non possiamo che leggere i dati diffusi dall’Unità di Crisi della Campania.

Oggi il virus ha contagiato 12 persone con un dato percentuale sei volte maggiore a quello di ieri quando la percentuale rispetto ai tamponi analizzati era dello 0,1%. Oggi la percentuale dei contagiati sale di colpo allo 0,59%, e il dato preoccupa.




L’unica cosa certa è che il virus circola ancora e bisogna stare attenti a non prenderlo. Bisogna ancora tenere alta la guardia. La paura è stata un’alleata nello sconfiggere il virus in questi ultimi mesi. Di certo non bisogna augurarsi di continuare a vivere in un clima di paura, ma le norme anti-contagio sono ancora necessarie: distanziamento, mascherine, guanti e soprattutto prudenza.

Poi domani i dati regionali, ci auguriamo, ci diranno che i contagi saranno scesi tantissimo e sarà per tutti una buona notizia, ma in questo momento bisogna prendere atto che la notizia giunta stasera non è per nulla positiva e proprio a poche ore dall’apertura agli spostamenti tra regioni.




Questa la storia dei contagi in Campania nell’ultima settimana:

Martedì 26 maggio      – 0,1%
Mercoledì 27 maggio   – 0,11%
Giovedì 28 maggio      – 0,21%  – 10 contagiati
Venerdì 29 maggio      – 0,22%  – 10 contagiati
Sabato 30 maggio       – 0,14%  –  5 contagiati
Domenica 31 maggio   – 0,17%  –  4 contagiati
Lunedì 1 giugno          – 0,1%    –  3 contagiati
Martedì 2 giugno      – 059%  – 12 contagiati

Il totale complessivo dei positivi in Campania sale a 4.821 a fronte dei 208.854 tamponi analizzati dall’inizio della crisi epidemica.




Questi i dati dai laboratori campani

Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 132 tamponi di cui 2 risultati positivi;

Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 560 tamponi di cui nessuno risultato positivo;

Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: son​o stati esaminati 151 tamponi di cui 2 risultati positivi;

Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 210 tamponi di cui nessuno risultato positivo;

Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 43 tamponi di cui 3 risultati positivi;

Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 420 tamponi di cui nessuno risultato positivo;

Ospedale di Nola: sono stati esaminati 121 tamponi di cui 4 risultati positivi;

Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 80 tamponi di cui 1 risultato positivo;​​

Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 128 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​

Laboratorio Biogem: sono stati esaminati 117 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​

Ospedale Santobono di Napoli: sono stati esaminati 58 tamponi di cui nessuno risultato positivo.







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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".