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La roccaforte dei Gionta a Torre Annunziata diventa simbolo di legalità

torre annunziata palazzo fienga

Era un’idea che era nell’aria da molto. Il palazzo simbolo del feudo dei Gionta a Torre Annunziata, Palazzo Fienga sarà nuovamente sede operativa, non degli affari illeciti del clan, ma delle forze di polizia.




La struttura fu sequestrata e murata negli anni scorsi al sodalizio criminale torrese, oggi ne è stata sancita una nuova vita. Da massimo simbolo del cancro che attanaglia le nostre terre a imponente simbolo di legalità.




“E’ stato definito un percorso da svolgere in tempi abbastanza brevi e che ci aiuterà ad arrivare a luglio ad avere una fattibilità tecnico-economica e anche un’indicazione di importo da impegnare a livello nazionale, per l’agenzia dei beni confiscati, dove ci sono delle risorse già disponibili. Prima riusciamo a sviluppare questo documento, rispetto alle esigenze delle forze dell’ordine, più velocemente si può arrivare all’inizio dei lavori. Fatto questo credo che si tratterà di fare una convenzione con l’Agenzia del Demanio”. Queste le prime dichiarazioni del sindaco di Torre Annunziata presente all’incontro in Prefettura dove si sono incontrati con il “padrone di casa” il Prefetto Marco Valentini, il vice capo preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia, il direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il direttore centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale del dipartimento della pubblica sicurezza, i vertici locali delle forze dell’ordine e il responsabile servizi territoriali della Direzione regionale dell’Agenzia del demanio.




“Chiaramente il Comune – ha concluso Ascione – sarà parte integrante di tutto il percorso e stiamo ragionando di inserire una nostra iniziativa all’interno di Palazzo Fienga”.

A conclusione dell’incontro è stato diramato un comunicato stampa: “L’orientamento condiviso nel corso dell’incontro è stato, anche per l’alto valore simbolico che il complesso immobiliare riveste nel contesto territoriale di riferimento, l’interesse ad allocazione di presìdi ed uffici delle forze di polizia.


Entro fine giugno sarà composto strutturato un quadro analitico delle specifiche esigenze dei diversi corpi che sarà definito, in occasione di una prossima riunione, presso l’ufficio tecnico logistico della Polizia di Stato Campania e Molise, di concerto con i comandi interessati.

Successivamente sarà attuata, previa convenzione con l’Agenzia del Demanio, la progettazione dell’intervento sul palazzo, il quale, in quanto inserito nel progetto ‘Recupero beni esemplari’ dal tavolo di indirizzo e verifica dell’attuazione delle strategie nazionali di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, potrà beneficiare di finanziamenti del fondo per lo sviluppo e la coesione gestito dal dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.



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