I bambini, questi piccoli supereroi pieni di risorse e sorprese, hanno vissuto la quarantena con una maturità da fare invidia agli adulti.
Lo stop alla scuola, la reclusione in casa e la sospensione, da un giorno all’altro, dei giochi all’aperto e delle corse nei parchi. Hanno ascoltato le motivazioni dei genitori senza battere ciglio e si sono reinventati, con attività ludiche tra le quattro mura: hanno prodotto lavoretti, opere manuali e tanti striscioni con gli arcobaleni. “Andrà tutto bene”.
Ma cosa hanno pensato veramente? Qualcuno ha frugato nei loro cuoricini pieni di emozioni e battiti?
La grande famiglia di “Ma dove vivono i cartoni?” di “Animazione in corso Srl”, guidata da Aurora Manuele e con la direzione artistica di Francesco Chiaiese, non ha mai smesso di pensare ai piccoli. Alla loro ricerca di favole, alla paura del buio e alla sfida ai “draghi” che loro sanno bene che possono essere sconfitti. Come un drago, il Covid, che dopo un periodo di buio sta per essere sconfitto. Ma bisogna spiegarlo ai piccoli. Come? Ricominciando dalle favole.
E’ il senso del lavoro artistico prodotto dalla carovana di personaggi di “Ma dove vivono i cartoni?” , che invita a prestare, ora passato il peggio, più attenzione ai piccoli e parlare loro attraverso il loro linguaggio. Quello delle fiabe.
Questo l’incipit del movie per i bimbi:
La avranno? Quale sarà il lieto fine dopo questo tempo buio?
Presto ricominceranno gli spettacoli per i piccoli e l’invito ai grandi è cominciare a scrivere con i bambini l’atteso lieto fine.