Operazione Pizza sospesa

Sembra un ricordo lontano o solo un incubo, quando alla fine di febbraio la nostra Città si era spenta, tutti chiusi in casa e chi viveva dell’”arte di arrangiarsi”, aveva difficoltà anche a mettere a tavola un pezzo di pane. Chiusi in casa anche i ragazzi delle nostre Comunità Famiglia, lontani dagli affetti familiari ma con tanto tempo a disposizione. Ecco l’idea: un forno a disposizione, un pizzaiolo rimasto senza lavoro, un po’ di farina e allora diamoci da fare, mettiamo le “mani in pasta” e impastiamo, inforniamo e non solo per noi. Nasce l’operazione Pizza sospesa.




La prima volta che furono fatte le pizze, vedendo posti di blocco delle forze dell’ordine che sotto la pioggia fermavano le auto e rimandavano tutti a casa, i ragazzi, dandosi un “pizzico sulla pancia” visto che qualcuno di loro da qualche sbirro era stato arrestato, si intenerirono e portarono proprio a loro le prime pizze. Poi all’ospedale di Torre, presidio di Covid, invece di una cena precotta per gli operatori sanitari forse meglio una pizza; le telefonate di gente che chiedeva aiuti alimentari, anche loro accontentati nel limite del possibile nei giorni a seguire.

Mercoledì sarà l’occasione per consegnare ai ragazzi un attestato di partecipazione al laboratorio di pizzeria in tempo di Covid che hanno assicurato due giorni a settimana circa 100 pizze per famiglie bisognose del territorio.




Presentazione del progetto

pizzaE’ anche l’occasione Mercoledì 24 di presentare il progetto, “Mani In Pasta”, finanziato dalla Fondazione Banco Napoli per l’Assistenza all’Infanzia. Il progetto intende sperimentare all’interno delle attività ordinarie del Centro diurno Polifunzionale “Casa Valdocco” un modello di preformazione e orientamento al lavoro nel territorio di Torre Annunziata per 26 adolescenti tra i 16 ed i 18 anni a rischio di marginalità sociale, attraverso un percorso che congiunge in maniera strutturata la dimensione educativa e la dimensione di orientato al lavorativo, valorizzando i loro interessi, le loro attitudini attraverso l’acquisizione di competenze.




Nello specifico si andrà a realizzare un orto didattico tra settembre e dicembre ed un laboratorio di pizzeria realizzato in due moduli da 3 mesi ciascuno.



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