Riprende gradualmente quota l’industria cinematografica dopo il lockdown. Quest’ultimo weekend i dati Cinetel hanno registrato, all’interno delle sale, circa 17.500 spettatori per un totale d’incasso pari a 100.377 euro. Un botteghino dalle cifre minime. La ripresa è timida, quasi 3 milioni incassati di un anno fa.


Gli schermi ritornati attivi sono 342, le piccole sono tutti i successi proiettati prima dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma anche quelli lanciati, in piena pandemia, su piattaforme inedite e attraverso vie alternative e sperimentali. Si aggiudica il record d’incassi da 20.000 euro “I miserabili”, thriller di Ladj Ly a cui una Parigi criminale fa da sfondo. A seguire, in pole position c’è “Favolacce”, film per la regia dei fratelli D’Innocenzo, con la narrazione di Max Tortora e con protagonista Elio Germano. Ambientato a Roma, ha conquistato 11mila euro ma anche il premio Miglior Attore e Miglior Sceneggiatura a La Berlinale 2020.

La terza posizione del podio va al thriller/black comedy sudcoreano “Parasite” di Bong Joon-ho. Uno dei capolavori dell’anno, vincitore di quattro Premi Oscar e della Palma d’oro a Cannes 2019, il quale negli ultimi giorni ha ottenuto 7.300 euro d’incasso. Buoni guadagni anche per “Bad Boys for life” con protagonista il duetto Will Smith – Martin Lawrence e per “Piccole donne” di Greta Gerwig, tratto dal romanzo di formazione di Louisa May Alcott e infine il legal drama “Cattive acque” di Todd Haynes. A seguire “Dopo il matrimonio”, “The Grudge”, “Richard Jewell”, “Odio l’estate”.


Dal 15 giugno è ritornato soltanto il 10% del pubblico abituale in sala proiezione. Si tratta di una ripresa in punta di piedi ma comunque promettente, così come tutti i set che stanno ridando il via ai ciak attenendosi ai protocolli di sicurezza. A proposito di quest’ultimi, l’Anec sembra approvarli con entusiasmo dopo i primi momenti di polemica. Dopo le segnalazioni effettuate dagli esercenti e dal presidente dell’Anica Francesco Rutelli, infatti, sono stati modificati alcuni punti del Dpcm 11 giugno come l’uso obbligatorio della mascherina durante tutto il tempo di durata delle proiezioni.

Secondo le nuove direttive, tutto il pubblico deve indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto in sala e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso. La si può togliere, invece, una volta seduti e di conseguenza è consentito consumare in sala i prodotti acquistati negli snack bar presenti all’interno della struttura. In sala possono essere presenti un massimo di 200 persone che devono mantenere almeno un metro di distanziamento sociale, fatta eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.


“Siamo soddisfatti, ringraziamo il ministro Franceschini. Il cinema in Italia può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei, dimostrando di essere pienamente allineato anche sotto l’aspetto della sicurezza degli spettatori e tutela dei nostri collaboratori – ha esordito Mario Lorini, presidente Anec – queste norme sono conformi con quelle istituite per le altre attività aperte al pubblico”.

Emanuela Francini



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