La situazione dei contagi nel casertano e nello specifico a Mondragone potrebbe sfuggire al controllo. Anche se la maggior parte dei positivi risulta essere asintomatica e non desta articolati preoccupazioni, quanto sta accadendo in questi ultimi giorni è veramente preoccupante.
Per le persone che necessitano di cure mediche è previsto il trasferimento al Covid Hospital di Maddaloni, ma convincerli al ricovero sembra essere impresa tutt’altro che semplice. Per quelli che restano nella cittadina casertana, per provare a soffocare il nuovo focolaio epidemico, è stato attivato uno stringente controllo. Ma purtroppo sono da registrare diversi tentativi di “evasione” dalla “zona rossa” instaurata intorno ai quattro palazzi della zona ex-Cirio.
Alcuni residenti hanno tentato la fuga dalla zona delimitata e controllata dalle forze di polizia e dall’esercito. Fortunatamente le cinque persone sono stati immediatamente rintracciati, riportati presso le proprie abitazioni e sottoposti a tampone. Avevano tentato a trovare rifugio presso conoscenti nelle traverse del viale Margherita.
Ad eludere la sorveglianza anche tre donne che alle prime luci del giorno si sono recate presso i campi dove lavorano come braccianti. Anche in questo caso sono state fermate dalle forze dell’ordine, ma solo nel primo pomeriggio quando ormai stavano facendo presso le rispettive abitazioni. Anche in questo caso son stati eseguiti i test per rilevare l’eventuale contagio. Aumentata la sorveglianza nei loro confronti.
L’ordinanza regionale che ha istituito la mini zona rossa prevede anche l’obbligo dell’uso della mascherina, anche all’aperto, per tutti gli abitanti di Mondragone. Tutti i provvedimenti presi per limitare il contagio dovrebbero restare in vigore fino a martedì 30 giugno, ma non si esclude un prolungamento in base all’andamento dei contagi e ai tempi di completamento dei tamponi.
Intanto la scorsa notte è stata segnalata anche lo spostamento di gruppi di immigrati che, con tutte lo loro povere cose, materassi in spalla, entravano in un appartamento di via Pescara, ospiti di loro connazionali. Quest’ultimo fenomeno, stando a quanto riferito dal comandante della Polizia Locale, Davide Bonuglia, sarebbe dovuto al fatto che diversi proprietari di appartamenti affittai a più persone a prezzi esorbitanti per posto letto, stanno sfrattando gli inquilini che ora sono diventati di colpo poco graditi.
Per quanto riguarda la zona rossa, ovviamente non si esce, né tanto meno si entra ed è fatto obbligo di rimanere in isolamento domiciliare oltre che di sottoporsi a tutti i controlli.
Intanto ieri l’Unità di Crisi regionale ha messo a disposizione e fatto distribuire seicento pacchi di prodotti alimentari, mentre il pane è stato assicurato dai panificatori di Mondragone.
I Carabinieri, la Polizia e i militari dell’esercito presidiano costantemente tutti i varchi di accesso al parco, ma il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico ha chiesto il rafforzamento dei controlli con più uomini e mezzi.
Mimmo Lucci