Dopo il colloquio con il ministro Lamorgese, avvenuto questa mattina, il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca ha annunciato le tappe che accompagneranno l’area dei palazzi ex-Cirio verso il superamento dell’emergenza epidemica che ha portato all’istituzione della zona rossa.
Il governatore è stato a Mondragone dove ho incontrato i responsabili dell’ordine pubblico per fare il punto e organizzare controlli rigorosi che in serata hanno potuto contare sull’arrivo di un contingente di militari e sul potenziamento dei servizi disposti da Prefettura e Questura.
L’incontro si è reso necessario dopo la clamorosa protesta della comunità bulgara di Mondragone della zona rossa istituita lunedì e ristretta in isolamento domiciliare per la crisi epidemica da Covid-19 a seguito dei numerosi casi di positività al virus.
In mattinata una cinquantina di persona è nelle strade e ha attuato una una fuga di massa. I dimostranti hanno compiuto un giro dimostrativo intorno all’isolato fermandosi poi nei nei viali del complesso residenziale. Dopo l’intervento di decine di volanti dei Carabinieri e della Polizia, in supporto agli uomini già impegnati nel controllo del cordone sanitario, e grazie ad una lunga trattativa, sia pure tra urla e proteste, gli uomini dell’Arma sono riusciti a convincere gli immigrati a rientrare negli appartamenti.
Nel vertice sono state affrontate sia le questioni relative all’ordine pubblico che quelle sul piano sanitario. Con Asl e Istituto Zooprofilattico è stata presa la decisione di istituire, già da domani mattina nell’area contigua alla zona rossa la presenza dei camper che consentiranno ai cittadini di Mondragone di sottoporsi a tampone su base volontaria.
Come ha dichiarato De Luca è stato deciso di istituire una zona cuscinetto intorno ai cinque palazzi sotto lockdown e di verificare i dati dello screening prima l’Unità di Crisi della Regione prenda un’ulteriore decisione in merito.
Dei 5 palazzi, quattro sono occupati dalla comunità bulgara mentre l’ultimo è occupato da senzatetto italiani. “Al momento resta l’obbligo di quarantena per tutti quanti vivono nei palazzo ex Cirio” ha precisato De Luca. Il governatore ha poi aggiunto: “E per questo è indispensabile che venga rigorosamente rispettata l’ordinanza, con il contributo determinante delle forze dell’ordine e dei militari. Ovviamente al di là di ogni altra considerazione, come ormai ripetiamo dall’inizio del mese di giugno, ora più di prima è fondamentale il senso di responsabilità di ciascun cittadino. Risolveremo anche questa emergenza”.
Il presidente De Luca è stato molto chiaro sull’istituzione della mini zona rossa a Mondragone, sottolineando che la decisione è stata presa per non penalizzare tutta la città proprio all’inizio della stagione estiva con una inevitabile depressione dell’econumia locale. Se a seguito dello screening che interesserà i cittadini dell’area intorno alla zona rossa, i risultati saranno confortanti e allora si continuerà con il lockdown per le cinque palazzine e si soffocherà il focolaio di contagio con cautela e fermezza. Diversamente non ci saranno esitazioni nel dichiarare zona rossa tutto il comune di Mondragone.