Restano affacciati ai loro balconi i bulgari di etnia Rom posti in quarantena dopo l’accertamento dei casi di Covid e monitorati dalle forze dell’ordine coadiuvate dai baschi verdi della Guardia di Finanza e agenti del Reparto mobile di Polizia, mentre i residenti italiani tentano di ritrovare una velata tranquillità, preoccupati anche della pubblicità negativa che potrebbe mettere a rischio la già difficile ripresa.
Non si placano, invece le polemiche. Rincara la dose l’ex sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa che lamenta la poca attenzione del Comune verso la situazione critica che sta vivendo la città. “La chiusura degli uffici in un momento come questo – afferma Schiappa – è il segno della chiusura ai problemi di questa amministrazione, che deve rispondere, insieme alla Regione, di questa emergenza. Il 7 aprile avevo chiesto al sindaco tamponi per l’intera comunità bulgara. La richiesta è stata ignorata”.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini, non perde occasione per riaccendere gli animi. Lunedì pomeriggio sarà proprio a Mondragone per parlare “con i cittadini e i consiglieri”, precisa Schiappa.
“Il clan De Luca è completamente fuori controllo”, ribadisce Salvini dopo aver visionato il video di un consigliere regionale della lista De Luca-Centro Domecratico, che lo invitava a non recarsi a Mondragone per non creare “danni all’economia”.
“Lo vada a spiegare ai pizzaioli, che per colpa di De Luca non hanno fatto asporto per mesi, o ai commercianti lasciati soli dal governo Pd-M5S come quelli di San Gregorio Armeno. Lunedì sarò in Campania per parlare di lavoro, futuro, sicurezza, liste pulite, sanità e rifiuti da smaltire”, aggiunge Salvini.
Intanto oggi è apparso uno striscione con la scritta “Salvini metti ordine, ci vogliono le palle” su uno dei cinque edifici messi in quarantena.
Mimmo Lucci