L’incontro “informale” tenutosi la settimana scorsa tra il segretario del partito democratico Eduardo Riccio e gli esponenti locali del M5S tra cui anche Dario De Falco, ha lasciato intendere che i due schieramenti politici correranno insieme alle comunali di settembre. L’avversario politico ed ideologico sarà il sindaco Russo, che essendo al suo secondo e ultimo mandato non potrà più candidarsi come primo cittadino, ma concorrerà con una sua lista abbracciando le forze socialiste e ciò che resta della destra pomiglianese.
Nella costruzione delle alleanze resta l’incognita Giovanni Russo. Il consigliere dem ha pubblicamente consegnato le sue dimissioni da capogruppo in consiglio comunale tenendo fede e mostrando grande coerenza alle sue dichiarazioni passate: mai in una coalizione con i Cinque stelle. Come dichiara nel suo comunicato, la confusione in cui versa il PD pomiglianese ad oggi e la mancanza di una linea politica chiara gl’impongono di estendere il suo orizzonte politico altrove, sempre a sinistra nel solco del socialismo liberale.
Ad oggi ancora non sono stati resi pubblici i nomi dei prossimi candidati a sindaco, il clima politico è teso e molto confuso. Intanto si è scatenata una vera e propria guerra mediatica, soprattutto sui social, tra le parti politiche che in un acceso botta e risposta non se la mandano a dire. Nel mirino dei democratici e dei consiglieri pentastellati ancora il sindaco Lello Russo e la sua gestione della cosa pubblica in questo decennio. Attacchi forti con denunce che non sembrano però avere consistenza ne tantomeno sembrano scalfire l’uscente primo cittadino che si difende senza timori, querelando tutti.
A distanza di qualche settimana alcuni eventi hanno stravolto i fatti. Sembra che sia stata spedita una denuncia presso l’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine. Il documento denuncia presunte speculazioni edilizie e un presunto pacchetto di assunzioni clientelari a Pomigliano, forse riferite proprio all’azienda ASM. Il documento riportava le firme dei due consiglieri Cioffi e Riccio. I due si sono detti all’oscuro di ogni cosa, infatti dalle indagini è subito emerso che si tratta di un falso. A loro volta i consiglieri hanno sporto denuncia contro ignoti. Secondo Cioffi la denuncia celata dall’anonimato, avrebbe voluto colpire proprio i due consiglieri di opposizione, depotenziato di fatto le loro azioni politiche.
Insomma lo scambio verbale e social è forte, secondo gli slogan e i manifesti delle opposizioni Russo è il sindaco della movida senza regole, dell’abuso edilizio e dell’inquinamento. Lo si accusa di aver lasciato che le periferie diventassero delle vere discariche abusive, anche se nessuno sottolinea che la zona periferica della città, con le sue problematicità, è il tallone d’Achille per Pomigliano da almeno un trentennio. Dal canto suo Russo continua la sua campagna elettorale e prepara il suo schieramento senza perdersi in troppi post e manifesti.
Cinzia Porcaro