Entra nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni Amministrative a Ercolano. Lo scenario elettorale non è ancora del tutto definito ma all’orizzonte già si scrutano i soggetti che scenderanno in campo nella imminente competizione.


Da un lato, sotto il vessillo di Italia Viva, la punta di diamante del partito renziano: l’ uscente sindaco Ciro Buonajuto. Forte del sostegno di una buona parte dei Consiglieri di maggioranza uscenti, la sua figura di candidato in pectore si è rafforzata dopo la tentata spallata da parte del Partito Democratico con la sfiducia, prima presentata e, poi, clamorosamente ritirata su imposizione della segreteria nazionale. Secondo indiscrezioni la squadra che scenderà in campo per il “Buonajuto-bis” dovrebbe, al momento, essere composta oltre, naturalmente, a Italia Viva (in cui confluirà il gruppo consiliare “Insieme” che conta fra le proprie fila un vice sindaco, due assessori e cinque consiglieri in carica), anche da una lista civica di appoggio facente capo alla Consigliera dei “Verdi” Curcio e, rullo di tamburi, proprio dal Partito Democratico.


Un rapporto di odi et amo quello tra i dem all’ombra del Vesuvio e l’enfant prodige renziano, questi ultimi costretti a digerire il nome di Buonajuto che fino a poche settimane fa è stato additato come il massimo responsabile della deriva politica e del declino che la Città ha vissuto negli anni sotto la sua guida. Non solo, nello scacchiere generale dei Comuni al voto, il Partito di Zingaretti ha deciso a Ercolano di issare la bandiera bianca mettendo fine alle ostilità, anche e soprattutto in funzione dell’ accordo siglato a livello regionale con Italia Viva in vista del “De Luca-bis”. Di certo la malpancista segreteria locale ha dovuto ingoiare un boccone amaro per disciplina di partito…ma a quale prezzo? Si vocifera che in caso di rielezione il Sindaco garantirà deleghe di peso nella futura compagine di Giunta. In ogni caso le trattative sono in corso e non si esclude che la coalizione di Buonajuto possa lievitare superando le cinque liste.



Dall’altro lato della barricata c’è Colomba Formisano, la Consigliera uscente eletta nel 2015 con il PD e, successivamente, per dissidi interni, dichiaratasi indipendente. La sua candidatura per indossare la fascia tricolore è supportata da cinque liste civiche messe in piedi con un’opera di tessitura da parte di alcuni Consiglieri uscenti e realtà provenienti da ambienti civici.

Si affaccia però ultimamente anche l’ ipotesi, secondo indiscrezioni, della costruzione di un terzo polo. Uno spettro che le due principali coalizioni in campo vedono agitarsi in lontananza. Si tratterebbe di una formazione dal forte radicamento identitario, caratterizzato a sinistra, che raccoglierebbe le anime (al momento erranti) di coloro che ancora non hanno trovato una rappresentanza nei due blocchi contrapposti. In poche parole un polo alternativo che scompaginerebbe ulteriormente la scenario locale all’ apparenza piatto.


Dal fronte del M5S, rappresentato dal Consigliere uscente Gennaro Cozzolino, si attende l’ ok da parte dei facilitatori per l’ assegnazione del simbolo che resta, ad oggi, ancora in bilico. Tuttavia il silenzio circonda i pentastellati locali dopo alcune frizioni interne al gruppo locale: il Consigliere Cozzolino ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione nel merito trincerandosi dietro un gelido “no comment”. Possibile che il M5S decida di disperdere il capitale maturato sul territorio in questi anni? Il nodo, in ogni caso, sarà sciolto entro una decina di giorni.

Danilo Roberto Cascone



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