La scelta che la Campania avrebbe fatto era nell’aria di tempo, ma è giunta ufficialmente ieri dopo il tavolo con i sindacati e le associazioni di genitori. Inutile e immotivata la possibilità di aprire il 14 per richiudere dopo qualche giorno e allestire i seggi per le Amministrative del 20 e 21.
L’assessore regionale all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili Lucia Fortini ha diciarato: “Una decisione presa con rabbia ed amarezza, ma non c’era altra possibilità. Aprire il 14, come ha suggerito il Ministro Azzolina, avrebbe significato mandare i ragazzi a scuola per non più di tre giorni, considerato che in tutti gli istituti l’inizio delle lezioni è sempre scaglionato tra le diverse classi. E questo non è serio, per i docenti, per gli studenti, per le famiglie. Mai come quest’anno, che ha così profondamente ferito il mondo della scuola, il ritorno tra i banchi deve essere un momento solenne. L’istruzione è un diritto e dunque lo Stato ha il dovere di tutelarlo e di garantirne sempre l’esercizio. Anche prima delle elezioni”.
“Dopo mesi di isolamento – ha affermato Cavallini – ritornare a scuola il 14 per poi interrompere tutto dopo pochi giorni potrebbe essere nuovamente traumatico per gli alunni, soprattutto tra i più piccoli. Didatticamente poi non sarebbe di nessun utilità iniziare per pochi giorni e poi interrompersi”.
La delibera regionale del calendario scolastico sarà pubblicata tra martedì e giovedì della settimana prossima. Per tutelare i docenti e soprattutto la continuità didattica, il direttore dell’USR Luisa Franzese ha confermato che le operazioni di assegnazione provvisoria saranno concluse entro il 31 agosto. tutelare la continuità didattica.