Il Presidente della Anps Napoli, Luigi Gallo insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica

Il Commissario rds (ruolo direttivo speciale) ha sin dalla prima giovinezza servito la Polizia di Stato e, dopo il congedo, è stato ed è tuttora sempre attivo ed in prima linea come Presidente della storica Associazione

Il 2 giugno si sarebbero dovuta tenere una solenne cerimonia per la consegna dei titoli onorifici voluti dal Presidente della Repubblica, dottor Sergio Mattarella, anche nella città di Napoli, cerimonia presieduta da sempre dal Prefetto, Sua Eccellenza dottor Marco Valentini.


Quest’anno, causa Covid 19, la cerimonia è stata rimandata e si è tenuta in forma privata, a porte chiuse, nel celebre palazzo prefettizio partenopeo, l’ex Foresteria Borbonica, edificio neoclassico realizzato tra il 1813 e il 1818 dall’architetto, ingegnere ed artista, maestro Leopoldo Laperuta.

Tra i premiati, quest’anno, il commissario rds (ruolo direttivo speciale) Luigi Gallo (in foto), nato nel 1941, e presidente dell’Anps (Associazione Nazionale Polizia di Stato) sezione di Napoli dal 2007, quando fu nominato commissario straordinario della sezione dalla Associazione Nazionale, riconfermato poi nel 2009 dal voto degli associati ed anche alle successive elezioni del 2015, e tuttora in carica.

Arruolatosi l’anno 1962 nell’allora “Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza” (vd foto), è stato assegnato prima al IX Reparto Mobile di Palermo e poi al IV Reparto Mobile di Napoli, ha successivamente ricoperto il ruolo di infermiere militare ed è abilito alla guida veloce dei mezzi.

Nel 1975 frequenta il corso di Polizia Giudiziaria a Brescia. Dopo aver fatto parte della squadra volanti della Questura di Napoli, del Commissariato di Ponticelli, della sezione P.G. (polizia giudiziaria) della Procura della Repubblica.


Ha assunto la carica di Presidente ANPS a pochi anni dal congedo, incrementando la sezione napoletana di ben mille unità e rendendola, con gli oltre duemila iscritti, tra simpatizzanti, sostenitori, onorari, benemeriti ed effettivi, la più grande in Italia tra le associazioni di PS e forgiandola, presso l’aula Graziosi del Reparto Mobile partenopeo, di un “Museo della Memoria” interamente dedicato al corpo della Polizia di Stato, inaugurato il 22 giugno 2015.

Il suo impegno come Presidente è sempre volto alla trasmissione della Heideggeriana Gedachtins, ossia di tutto il sapere, le conoscenze, le tecniche, dello storico corpo della Polizia di Stato, già Corpo delle Guardie della Pubblica Sicurezza.

In quest’ottica la sua attività di diffusione della cultura della legalità e della storia della polstato, che lo ha spinto ad inaugurare un Museo storico della Polizia presso il Reparto Mobile, unico in Italia per cimeli e frequentemente visitato da diverse scolaresche. È altresì il coautore di un opuscolo che descrive la storia delle Polizie a partire dal tempo degli Antichi Greci sino ad oggi.


In lui sempre sono incarnati i principi cardine del corpo, il “Sub Lege Libertas”, che vede la Legge non come un giogo, una prigione, ma come l’unica forma possibile di libertà in uno Stato Civile, l’”Esserci Sempre”, sia con i ragazzi, i giovani che con i più bisognosi di assistenza. Sempre disponibile, paziente, con gli iscritti, pietra miliare per la sezione partenopea, i titolo di cavaliere è per il veterano 79enne solo un punto di partenza, accanto all’Arcangelo Michele, protettore della Polizia di Stato, di cui è fervente devoto e trasmettitore di devozione, ha sempre agito secondo gli ideali cavallereschi, come il protettore San Giorgio, confermandosi alla difesa dei più deboli, allo spirito di liberalità, cortesia e magnanimità.

Giovanni Di Rubba



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