Pareggio per 1-1 tra Napoli e Bologna allo stadio Dall’Ara. Le squadre si sono divise la posta in palio con un buon tempo per parte: la prima frazione di gioco sorride agli azzurri, con un ottimo gioco premiato dal colpo di testa in rete di Manolas, mentre nella ripresa escono fuori i rossoblù e raggiungono la parità con il solito Barrow. Ma per come si è messa l’ultima parte della sfida, il Bologna avrebbe potuto anche portare a casa la vittoria, poiché negli ultimi venti minuti di gioco ha creato diverse azioni pericolose.


Una partita a due facce dunque per il Napoli, che Gattuso presenta in campo con l’inedito tridente Politano-Milik-Lozano. I partenopei sono padroni del campo nella prima frazione: il gol di Manolas arriva subito e in seguito il vantaggio è legittimato dalla mole di percussioni offensive. In particolare è Politano a rendersi protagonista di quarantacinque minuti sopra le righe, sicuramente la miglior prestazione dell’ala ex Inter da quando veste la maglia azzurra. Positiva anche l’intensità prodotta dal centrocampo, in particolare da sottolineare le prove Demme e Elmas.

Nella secondo tempo il netto calo del Napoli, coinciso con una risalita del Bologna, ha fatto la differenza. Gli uomini di Gattuso sono apparsi stanchi e senza idee, complice anche l’impiego di calciatori non abituati ai novanta minuti, specialmente dopo la ripresa del campionato. Dal settantesimo in poi è stato un monologo della compagine di Mihajlovic, che se avesse colto il successo non sarebbe stato per nulla uno scandalo. L’ingresso in campo dei vari Insigne, Mertens e Callejon non ha portato l’effetto sperato, se non per un paio di ripartenze che però non sono state concretizzate dagli avanti partenopei.


Chi è stato sicuramente insufficiente stasera è Milik. Il centravanti polacco è sembrato completamente fuori dalla gara, con molti tocchi di palla, anche quelli apparentemente più banali, mal calibrati, poco aiuto ai compagni nel pressing e nell’accorciare la squadra e davvero poca voglia di provare a fare la differenza in area di rigore. Ormai è noto di come il numero 99 non sarà nella rosa della prossima stagione, ma è di vitale importanza che scenda in campo nelle sue ultime partite all’ombra del Vesuvio con un atteggiamento diverso. Rimangono sei giornate per concludere questa a dir poco strana edizione della Serie A, poi ci sarà il ritorno degli ottavi di Champions con il Barcellona e senza dubbio Mertens non potrà disputare tutte le gare da qui alla fine prima della sfida ai catalani. Milik sin quando rimarrà è teoricamente una risorsa di questo club, dato che le sue doti tecniche non sono in discussione, e bisogna che si renda conto di non poter pensare di essere già un ex calciatore del Napoli.

Se Gattuso voleva trarre delle conclusioni da questo match, avrà compreso che l’organico a sua disposizione è di qualità assoluta, anche le riserve possono dire la loro, ma chi gioca poco viene meno alla distanza e il calo col trascorrere dei minuti farà suonare un campanello d’allarme nella testa del tecnico.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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