Si sono conclusi i lavori di restauro del monumento dedicato al vicebrigadiere dell’Arma Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valor militare per avere salvato un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste a Torre di Palidoro, nell’omonima piazza del centro di Napoli.
La cerimonia si è tenuta stamani alla presenza del fratello di Salvo, Alessandro che emozionato ha commentato: «Spero che con questo restauro vi sia attenzione dalle autorità anche per altri monumenti di Napoli, come il sacrario dei caduti a Posillipo. Sul sacrificio di mio fratello dico solo che appartiene alla storia d’Italia ed è giusto che sia qui a esempio per le nuove generazioni».
Presente, in Piazza Carità, anche il Generale di Brigata Canio Giuseppe La Gala, comandante dei carabinieri di Napoli che ha sottolineato come Salvo sia non solo “…l’emblema della missione del carabiniere… perché la nostra è una missione. Noi siamo al servizio di tutti i cittadini e operiamo per il bene della collettività ogni giorno”, ma rappresenti anche “un grande esempio di altruismo e simbolo di legalità per tutti i giovani perché lui ha sacrificato la propria vita per salvare 22 innocenti».
All’evento erano presenti anche l’Associazione Nazionale Carabinieri, una delegata del prefetto, in rappresentanza del sindaco Luigi de Magistris l’assessore alla polizia municipale Alessandra Clemente e il Presidente della II Municipalità Francesco Chirico che ha aggiunto «Finalmente vediamo restaurato il monumento a Salvo D’Acquisto con un progetto di sponsorizzazione che si aggiunge a tanti altri in città e che soprattutto dà lustro alla memoria della figura del carabiniere che sacrificò la sua vita per gli altri. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo nella valorizzazione del patrimonio architettonico della città grazie a questi sponsor e quindi senza costi che gravano sulla collettività».