Sono 21 le conversazioni che coinvolgono il senatore Cesaro individuate dalla Procura uato come interessanti e per le quali ha chiesto al gip di Napoli Maria Luisa Miranda di disporre la trasmissione degli atti al Senato per l’autorizzazione al loro utilizzo.
Il senatore Luigi Cesaro è indagato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito di un’inchiesta che sta provando a portare alla luce eventuali intrecci tra politica, camorra e imprenditoria a Sant’Antimo, paese natale della famiglia Cesaro.
Le intercettazioni riguardano un periodo che va dal 22 ottobre 2016 al 14 febbraio del 2017. Lo scorso 26 marzo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari ha riguardato 59 indagati, tra i quali figurano anche tre fratelli del senatore Luigi Cesaro.
Le intercettazioni eseguite dalla Procura di Napoli e per le quali è stata richiesta l’autorizzazione al Senato della Repubblica sono solo una piccola parte di quelle effettuate e, come è ovvio, non riguardano direttamente il senatore Cesaro, dato che un parlamentare non può essere soggetto a tali pratiche se non dopo l’autorizzazione della camera di appartenenza. Nei file in possesso della Procura, Luigi Cesaro è stato casualmente ed indirettamente registrato dagli investigatori attraverso le utenze telefoniche di altri indagati, tra cui figura anche il fratello del senatore, Antimo Cesaro.