Continuano incessantemente i preparativi alle imminenti amministrative. Intensa è la lotta tra le due compagini politiche in campo, da una parte proseguono per il PD e il M5S le riunioni per pianificare un programma comune e definire le liste civiche che sosterranno la coalizione.



Sembra che al momento oltre alla lista del Movimento stesso con i suoi 24 candidati, si contino altre cinque liste, quella di Pomigliano Solidale, Idea Pomigliano, Pomigliano giovanile, e altri due gruppi a cui non è stato dato ancora un nome. Dalla parte del PD insieme alla lista civica di riferimento per i democratici nota con il nome “2020”, compaiono le liste “Rinascita” e quella dei Verdi di Francesco Emilio Borrelli che a Pomigliano fa capo a Carmine D’Onofrio. Quindi la coalizione disporrebbe al momento di ben nove liste contro le sette liste della compagine dei Riformisti Pomiglianesi di Felice Iossa, coalizione di centrosinistra di cui fa parte la lista civica dell’uscente sindaco al suo secondo e ultimo mandato.


Ancora non sono stati resi pubblici ne identificati i potenziali candidati di entrambi gli schieramenti. Dalla parte del PD e del M5S non compare nessun nome di peso e rilievo, l’assenza in questo quinquennio dal territorio pomiglianese e la mancanza di forti personalità radicate nella vita politica cittadina, sembrano aver leso i consensi soprattutto del M5S in quella che è stata definita la roccaforte del Ministro Luigi Di Maio. Le adesioni al movimento  sembrano essere scemate rispetto alle amministrative del 2015 dove da soli i pentastellati  arrivarono al 25,28% con Dario De Falco come candidato a Sindaco.




Lo scenario politico pomiglianese del momento lascia pensare che quest’intesa tra M5s e il PD oltre a seguire le linee nazionali, mira a unire le forze dei due partiti sperando di evitare una schiacciante sconfitta elettorale proprio nella città dell’ex capo politico del movimento.

Per l’area riformista invece voci di corridoio avevano fatto supporre che il candidato proposto da Russo sarebbe stato scelto tra coloro che lo hanno affiancato durante la sua amministrazione decennale di centrodestra. Un post pubblicato sulla pagina dei “Riformisti di Pomigliano” qualche giorno fa ha scatenato un attacco mediatico su una presunta dichiarazione dell’ex sottosegretario del Psi  Felice Iossa, che farebbe supporre la nascita di malumori  tra riformisti e civici.

Il coordinamento cittadino dei Riformisti Pomiglianesi pubblica sulla sua pagina social un comunicato nel quale si dichiara che a Pomigliano “…non esiste alcuna coalizione di centrodestra, ma una coalizione deluchiana di centrosinistra formata dai civici e dai riformisti”. Il comunicato si conclude con la frase “…noi riformisti non voteremo mai un candidato a sindaco di centrodestra”.


Il post ha subito scatenato l’attacco mediatico degl’avversari politici per cui si è detto che proprio Iossa abbia posto un veto su due potenziali nomi, quello di Elvira Romano attuale vicesindaco e l’assessore al commercio Vincenzo Caprioli, che provengono dall’ex schieramento di Forza Italia come del resto il sindaco Russo.

Immediata è stata la smentita di Felice Iossa: “Non sono abituato a parlare delle persone, dichiara, i Riformisti non mettono i veti nei confronti di chi ha lavorato con Russo in questi dieci anni.

Ci siamo solo permessi un’osservazione di ordine politico sulla coalizione che si va a formare sottolineando che la formazione politica in questione non è di centrodestra ma formata da civici e riformisti.

Del resto – conclude l’ex sottosegretario – come si può parlare di candidature a sindaco se non si è ancora definito il perimetro politico? Come si può decidere chi guiderà un’area ancora tutta in movimento?”


I giochi non sono ancora tratti, i consensi non sono ancora definibili, il quadro politico in questo momento non è chiaro. Del resto altrettante voci di corridoio hanno lasciato intendere che il M5S abbia chiesto un colloquio con il sindaco. Leggenda metropolitana? Di certo ogni dubbio e incertezza sarà sciolta quando schieramenti e candidati saranno ufficializzati, e quindi per ora non resta che attendere e affidarsi ad un saggio “chi vivrà vedrà”.

Cinzia Porcaro



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano