Ci siamo, allo Sporting Club Oplonti, come d’abitudine scaramantica, si è presentato il nuovo Staff tecnico-organizzativo del U.S. Savoia 1908.

Al solo vederlo, ci accorgiamo di essere al cospetto di un organico dove nulla è lasciato al caso quindi per niente conciliabile per una campionato nazionale dilettanti quale la serie D, ma qualcosa di più. Basterebbe poco per poter essere protagonisti in Lega Pro, davvero poco: ovvero uno stadio già esistente, ma tenuto in ordine con i parametri richiesti dalla Federazione.


La stessa Federazione che sabato prossimo verrà di nuovo per completare l’esame tecnico di ciò che ci sarebbe da fare. Ci sarebbe o ci sarà? Non è una questione di verbi, il condizionale vien messo, causa gli accorgimenti amministrativi, finora densi di nubi alternate a brevi schiarite, che purtroppo subito dopo non mancano di mostrare un minaccioso nuovo addensarsi di nuvole.

Si spera in una ripresa dei fatti contro le continue parole. Nel frattempo, in contro tendenza, la Società non aspetta e si muove su due fronti, cosa molto ardua, ma che fa al caso del nuovo D.S. Carlo Musa, ben coadiuvato da Roberto Mazzamauro, che stanno contattando e chiudendo trattative per un futuro di alto profilo qualunque sia la categoria che dovesse ospitare i bianchi di Torre Annunziata.


Anche il nuovo tecnico Salvatore Aronica è pronto ad iniziare quest’avventura ed è stato chiaro il messaggio rivoltogli dal presidente onorario: vincere il Campionato di serie D o ben figurare in Lega Pro.

A fargli da secondo è una vecchia conoscenza Rosario Compagno che, indirettamente, ha rinverdito il ricordo dell’Olimpico in cui anni fa il Savoia perse contro l’Ancona, e nella mente ancora vivido l’impatto con la Curva Nord di bianco vestita.



Per i giovani c’è poi l’ingresso nel team di un bravissimo Pasquale Ottobre, che ben conoscendo la piazza e la sua città, saprà ben forgiare i nuovi Immobile e Donnarumma del domani.

Altre figure sono state inserite nell’organigramma di questa società che ha chiaramente palesato grosse ambizioni per qualunque traguardo, ora bisogna solo aspettare il 20 agosto, data in cui lo stadio dovrà rispondere alle caratteristiche imposte dalla Federazione e poi si sognerà con l’unico obiettivo di dare al pubblico torrese ed alla Città quelle soddisfazioni che non riesce ad ottenere in altri campi. Unica assenza per precedenti impegni assunti (così dicono quelli che sanno parlar bene) è stata quella del sindaco o di qualche suo delegato, ma non mancherà di ben operare. Il Giraud dà sempre i suoi verdetti, nel calcio ma non solo…

Ernesto Limito



















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