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Coronavirus: le prime vaccinazioni a inizio 2021. La conferma dall’Oms

Parlando all’emittente radiofonica irlandese Newstalk, Mike Ryan, direttore del programma emergenze dell’Oms, ha parlato del tanto atteso vaccino contro il coronavirus.

Chiaramente i ricercatori stanno facendo progressi, ma Ryan ha confermato che “realisticamente” il vaccino non sarà pronto e disponibile prima dell’inizio del 2021.


“Dobbiamo poter guardare le nostre comunità negli occhi e assicurarle che abbiamo preso tutte le precauzioni possibili affinché il vaccino sia sicuro ed efficace prima di poterlo distribuire. Anche se questo significa rallentare”. Il responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato quindi che lo sviluppo dell’antidoto contro il Covid-19 innanzitutto dovrà garantire la sicurezza del suo utilizzo e ha aggiunto che probabilmente dovremo aspettare i primi mesi del 2021 per vedere le persone vaccinarsi.

L’emergenza, ha confermato Mike Ryan, è ancora presente e, anche se in Europa occidentale la malattia è sotto controllo non siamo ancora fuori pericolo in ambito europeo. Molto più grave la situazione nel continente Americano, da Nord a Sud.

Preoccupante invece come la malattia inizia ad accelerare in Africa.


L’Oms parla ancora di massima prudenza, ma comunque bisogna convivere con il virus mentre lo si combatte. Tra le tematiche principali quella di far rientrare a scuola i ragazzi. “Le scuole sono un microcosmo della società quando si tratta di coronavirus. Se in una comunità è diffuso – avverte Mike Ryan – si diffonderà anche a scuola”. Ma in ogni caso è necessario riaprire gli istituti scolastici ha confermato il responsabile dell’Oms che ha aggiunto: “Sappiamo che bambini e giovani possono trasmettere il virus. Per fortuna la maggioranza di loro non ha sintomi gravi ma questo non significa che non partecipino al processo di trasmissione”. Ed ha aggiunto che comunque bisogna fare tutto il possibile “…per riportare i nostri bambini nelle classi”. Ma per farlo, ha concluso: “…dobbiamo combattere il virus”.

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